Denise Pipitone, il racconto del nuovo testimone. Ira di Piera Maggio
A Quarto grado le dichiarazioni di un nuovo testimone nell'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, nonostante la diffida di Piera Maggio
“Siamo stupidi? Andremo avanti nelle sedi opportune”. Questo è il laconico post di Piera Maggio dopo la messa in onda dell’ultima puntata della trasmissione Quarto grado che, nonostante la diffida, è tornata a parlare del caso di Denise Pipitone. La mamma della piccola scomparsa nel 2004 aveva diffidato il programma di Rete Quattro “a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi”.
Il conduttore Gianluigi Nuzzi, nel corso della puntata andata in onda venerdì 25 giugno, ha chiarito la sua posizione: “C’è patto di fiducia tra Quarto grado e i voi telespettatori: la notizia prima di tutto. Senza tacere nulla, con grande rispetto di tutti e senza la presunzione di risolvere i casi”.
Denise Pipitone, il racconto del nuovo testimone
Durante la puntata di Quarto grado è stato ricostruito il racconto di uno dei nuovi testimoni chiave dell’inchiesta, un ex ispettore della polizia giudiziaria che aveva l’incarico di gestire le intercettazioni delle persone sospettate durante le prime indagini.
Quarto grado riporta le dichiarazioni del testimone, risalenti a pochi giorni dopo la scomparsa di Denise, mentre Jessica Pulizzi si trovava al commissariato di Mazara del Vallo: “Installiamo un ambientale nel mio ufficio, un altro nell’ufficio dell’altro ispettore. Facciamo questo esperimento, Jessica messa nella stanza di quell’ispettore e io chiamo Anna Corona. La incalzo, cerco di farle capire che se Jessica non ci dice come vanno le cose, messa così andiamo a indagarla”.
Quando Jessica Pulizzi disse: “A casa ce la purtai”
“L’accompagno nella stanza dov’è Jessica – prosegue il testimone – la faccio entrare e chiudo. E lì esce ‘a casa ce la purtai‘”, le famose parole pronunciate dalla sorellastra di Denise, che successivamente è stata assolta da ogni accusa.
La testimonianza continua: “Jessica, che non ha capito più niente, dice: ‘Mia madre vuole sapere cos’è successo e io glielo dico’, perché fino a quel momento lì loro non avevano mai parlato in maniera così aperta. Anna capisce che stava mettendo nei guai sua figlia. Quando Jessica dice: ‘A casa ce la purtai’, lei interrompe subito. ‘Guardami negli occhi’ e sento che dice: ‘Problemi con Dio ne hai?‘”.
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