Decreto elezioni, voto di fiducia annullato: cosa è successo
Nuova bagarre dell'opposizione, poi una "moviola" per stabilire il numero legale dei presenti in Senato
Il voto di fiducia al Senato sul dl elezioni è stato annullato a causa della mancanza del numero legale dei presenti in Aula. Ieri, infatti, erano presenti in Aula 149 parlamentari, ma l’asticella del numero legale sembra essere quella di 150 presenze. E su questo, come riporta Ansa, la presidenza di Palazzo Madama ha fatto le verifiche riscontrando un errore nel computo dei congedi. L’errore “tecnico” comporta una nuova votazione oggi alle 9.30. Risale al 1989 un precedente simile.
Il Senato aveva scelto il prossimo 20 settembre per accorpare le elezioni Regionali e il referendum. Erano stati 145 i voti favorevoli, due i contrari, mentre l’opposizione non ha partecipato al voto.
La giornata è stata segnata da una bagarre nell’Aula di Palazzo Madama, con l’esordio di una sorta di “Var”, in un ramo del Parlamento italiano.
Tutto è iniziato all’ora di pranzo: infatti, durante l’esame del provvedimento il leghista Roberto Calderoli ha chiesto la parola per proporre all’Aula di pronunciarsi sul rinvio dei lavori, in modo da allungare i tempi.
Il voto per alzata di mano ha premiato l’ex ministro della Lega. Tuttavia, una controprova con voto elettronico ha poi dato un esito opposto. Da qui la bagarre.
A quel punto, i senatori del centrodestra hanno protestato, chiedendo la verifica dell’ultima votazione. Al che la presidente di Palazzo Madama ha deciso di sospendere la seduta per verificare con calma l’accaduto.
Così è entrata in campo, per la prima volta in un ramo del Parlamento, una sorta di “Var”, una “moviola” come quelle usate nel calcio. Forza Italia, infatti, ha chiesto che venissero esaminate le immagini del circuito chiuso per controllare chi fosse effettivamente presente al momento del primo voto.
Matteo Renzi ha ironizzato: “Senza andare al Var possiamo dire che molti erano al bar ma non considero questo un incidente, succede. Siamo caduti nella trappola mensile di Calderoli”.