De Luca, figli assunti in due università diverse: polemiche sulla trasparenza dei concorsi
I figli di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, sono entrambi professori universitari in due atenei diversi: c'è chi ha invocato trasparenza
Riflettori sulla famiglia De Luca. Il primogenito del governatore della Campania, Piero, è avvocato e vicepresidente dei deputati del Pd. Dal 1° gennaio 2022, come racconta ‘La Repubblica’ – sarà anche professore associato all’Università di Cassino. Il secondogenito, Roberto, invece ha vinto un concorso all‘Università di Salerno. E le polemiche si sono subito accese.
Cosa fanno i figli di De Luca
Piero De Luca è nato a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, l’11 giugno 1980. Eletto nella circoscrizione Campania 2 il 19 marzo 2018, è iscritto al Pd dal 27 marzo dello stesso anno.
I suoi studi l’hanno portato a conseguire un dottorato di ricerca in diritto ed economia: oggi è un avvocato ed è presidente dei deputati del partito guidato da Letta. Dal 1° gennaio, però, diventerà professore associato all’Università di Cassino. Insegnerà diritto dell’Unione europea.
Roberto De Luca, commercialista di 40 anni, è stato invece nominato ricercatore dell’Università di Salerno, Dipartimento di Scienze Aziendali. Avrà un incarico di 3 anni. Di fatto, ha vinto uno dei 15 incarichi di ricercatore a tempo determinato su progetti Pon Green banditi dall’ateneo di Salerno, la sua città, dove il padre-governatore (che intanto è sempre più preoccupato dal Covid) è stato a lungo sindaco. Lo stesso Roberto ha ricoperto, per un breve, periodo la carica di assessore al Bilancio.
La polemica sul concorso di Roberto De Luca
Roberto De Luca, ricostruisce ‘La Repubblica’, ha superato il test con il docente Emanuele D’Alessio, il titolare della cattedra presso il dipartimento di Scienze aziendali. Prima una valutazione per titoli, poi un esame orale di circa un’ora, su Teams. “Inizialmente i concorrenti erano due – scrive il quotidiano -, ma il secondo candidato, un professionista che lavora negli Stati Uniti, pur convocato per l’orale, non si è presentato”.
Un altro degli incarichi di ricercatore, relativo però al dipartimento di Scienze giuridiche di Giovanni Sciancalepore, se l’è aggiudicato Simona Libera Scocozza, candidata sindaca (civica) alle ultime amministrative.
Le parole del rettore
La polemica principale si è abbattuta sul figlio di De Luca. Aurelio Tommasetti, per sei anni rettore dell’ateneo salernitano e responsabile nazionale università della Lega, ha dichiarato: “Devono prevalere la trasparenza nelle procedure e il merito nelle assegnazioni. Non può esserci spazio per alcuna ambiguità: il prestigio delle università, e in questo caso della mia, è un bene supremo che deve essere sempre tutelato”.
La commissione di concorso, che ha giudicato Roberto De Luca, ha rivendicato la buona fede: “Ci siamo mossi in modo assolutamente imparziale. Avevamo due candidati da valutare, il secondo non si è presentato e abbiamo valutato quello che era rimasto. È completamente irrilevante chi sia o che cognome porti”. Alla scadenza del biennio, l’ateneo potrà rinnovare l’incarico per un altro anno: è bene sottolineare, comunque, che questi concorsi non danno diritto all’accesso alla docenza.