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Covid, possibile nuova ondata a ottobre: la previsione del sottosegretario Costa

Il sottosegretario alla Salute traccia il quadro sulla nuova fase dell'epidemia che ci attende dopo la fine dell'estate

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La previsione di una risalita del numero dei casi di Covid-19 nel prossimo autunno non deve sorprendere. Come accaduto l’anno scorso, la bella stagione ha aperto una nuova fase dell’epidemia, riducendo tutti i numeri di contagi, ricoveri e decessi, ma a differenza dell’ottobre 2021 gli esperti della Sanità si attendono una risposta diversa all’eventuale nuova ondata, grazie all’ampia copertura vaccinale. È il concetto espresso dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervistato su Rainews24.

Covid, cosa succede a ottobre: la previsione di Costa

È possibile che ad ottobre ci sia una recrudescenza del virus –  ha spiegato Costa intervenendo in TV –  ma oggi, rispetto a un anno fa, lo scenario è cambiato e oggi la gran parte dei nostri cittadini ha comunque una protezione derivante dal vaccino. Dobbiamo ovviamente continuare con prudenza e senso di responsabilità e farci trovare pronti nell’eventualità ci fosse bisogno di un nuovo intervento sulla campagna vaccinale o su altre misure.”

“E mi pare che questi due anni di gestione del Covid ci abbiano dato quella esperienza che ci permette di affrontare il futuro con una serenità maggiore” ha aggiunto il sottosegretario alla Salute.

Oggi, ha sottolineato Costa, “fortunatamente i contagi scendono perché siamo di fronte ad una popolazione che per il 92% è vaccinata. Contestualmente c’è anche l’allentamento delle misure restrittive, ma questo è stato possibile grazie al piano di vaccinazione e alla responsabilità dei cittadini che hanno aderito alla campagna vaccinale”.

Covid, il sottosegretario Costa sulle mascherine a scuola

Per il vice del ministro Roberto Speranza, l’obiettivo principale in vista della fine dell’estate è il rientro a scuola senza mascherina: “Ritengo che ci siano le condizioni per togliere le mascherine durante le attività didattiche, ma il governo ha sensibilità diverse – ha detto ancora Costa – Questa non credo sia una scelta prettamente scientifica ma è più una interpretazione politica. Ha prevalso questa linea di tenere le mascherine ma ormai siamo agli sgoccioli dell’anno scolastico e l’obiettivo che non possiamo permetterci di fallire è ricominciare il nuovo anno scolastico non solo in presenza ma senza le mascherine”.

Covid, possibile nuova ondata a ottobre: la previsione del sottosegretario CostaFonte foto: ANSA
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa

Vaiolo delle scimmie, il punto del sottosegretario Costa

Il sottosegretario alla Salute si è espresso nel suo intervento anche sui casi registrati in Italia di vaiolo delle scimmie: “Siamo di fronte ad una situazione che deve essere attenzionata e monitorata: la malattia non è paragonabile al Covid e non colpisce tutta la popolazione perché chi è stato vaccinato contro il vaiolo, circa il 40% della popolazione, ha già una protezione indicativamente dell’85%.”

“Quindi è uno scenario diverso che deve essere monitorato. Il nostro governo sta monitorando anche attraverso una task force istituita all’Istituto superiore di sanità e in collaborazione con le Regioni e l’Ue” ha spiegato Costa, sottolineando la disponibilità di 5 milioni di vaccini anti-vaiolo nell’eventualità di un intervento.

Covid, il punto dell’Iss nel monitoraggio settimanale

A fare il quadro della situazione attuale sull’epidemia da coronavirus in Italia è come ogni settimana il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità. Secondo il report diffuso oggi nel nostro Paese sono in calo sia l’incidenza settimanale sia l’indice Rt: il primo dato con una diminuzione di 261 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 375 della scorsa settimana, mentre l’indice medio di contagio arriva 0,86 dallo 0,89 di sette giorni fa.

Continua a scendere anche la pressione ospedaliera con una riduzione registrata sia nei posti letto per i pazienti Covid nei reparti di rianimazione, sia in quelli ordinari: “Il tasso di occupazione in terapia intensiva – riporta l’Iss nel monitoraggio – scende al 2,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 26 maggio) vs il 3,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 19 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 26 maggio) vs il 10,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 19 maggio)”.

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