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Long Covid, dalla caduta dei capelli alla nebbia mentale: i disturbi colpiscono un malato su due

Gli scienziati iniziano ad avere qualche risposta in più circa i sintomi del Long Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Migliaia e migliaia di pazienti reduci dal Covid-19 manifestano disturbi a lungo termine, cioè a 12 settimane di distanza dalla fine della fase acuta della malattia. Sono diversi i sintomi riscontrati: dal senso di spossatezza, alla dispnea (il cosiddetto fiato corto), fino al dolore alle ossa e alla fatica con la memoria e la concentrazione. Ce ne sono molti altri registrati e su tutti proseguono gli studi degli scienziati.

Più di una persona su due colpita dal Covid riscontra sintomi a lungo termine

Uno dei report più recenti, pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista The Lancet, ha preso in esame quasi 200 studi sull’argomento per un totale di oltre 120mila persone coinvolte: il 57% di queste ha avuto sintomi di Long Covid.

La casistica è ampia e vi rientrano sia coloro che hanno avuto il coronavirus da sintomatici sia coloro che lo hanno avuto da asintomatici. Gli esperti hanno inoltre rilevato che il long Covid non dipende nemmeno dalla gravità dell’infezione, sebbene chi è stato ospedalizzato, soprattutto in terapia intensiva, ha probabilità più alte di essere afflitto da disturbi.

Long Covid, sintomi e manifestazione.Fonte foto: ANSA

Pure l’età non è sempre un fattore determinante. Anche giovani e bambini non sono esclusi dal fenomeno, seppur gli anziani rischiano di più. Sono invece emerse differenze fra i disturbi che colpiscono le persone di età avanzata rispetto a quelli riscontrati nei ragazzi. Così come sembra ormai acclarato che ci sono sintomi differenti scaturiti da variante a variante: ad esempio, la perdita di olfatto e gusto sono più frequenti in chi si è ammalato durante la prima ondata.

Long Covid, i sintomi più frequenti e quelli meno comuni

Il Corriere della Sera ha poi parlato del libro “Post Covid. Che cosa dobbiamo sapere sulle conseguenze a lungo termine del virus per corpo e mente”, ricerca coordinata da studiosi dell’Università Aldo Moro di Bari. Nei vari capitoli sono stati affrontati tutti i problemi per ora noti del fenomeno.

In particolare sono trattati i disturbi più frequenti, che interessano l’apparato respiratorio, cardiovascolare e muscolo-scheletrico, ma anche quelli meno definiti e comuni ma che coinvolgono comunque milioni di persone nel mondo. Se diarrea, nausea, disturbi dell’appetito, prurito cutaneo, eritemi, caduta dei capelli, problemi renali, diabete, squilibri endocrinologici sembrano interessare numeri inferiori di persone, la loro persistenza o comparsa non è di minore rilevanza nella vita di chi ne soffre.

Le donne sembrano più a rischio di sintomi perduranti rispetto agli uomini. Il bicchiere mezzo pieno è che nella stragrande maggioranza dei casi i problemi si diradano, fino a scomparire, entro 6 mesi.

Long Covid, i problemi sulla pische

“Post Covid. Che cosa dobbiamo sapere sulle conseguenze a lungo termine del virus per corpo e mente” ha inoltre indagato ampiamente le conseguenze del Covid sulla psiche. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i segni neurologici, i disturbi del sonno e la diffusissima “nebbia mentale”, che si manifesta con problemi a mantenere l’attenzione, ricordare, concentrarsi.

Focus anche sulle complicanze psichiatriche. Depressione e ansia, disturbo post-traumatico da stress, disturbi cognitivi, fatigue, disturbo ossessivo-compulsivo: si tratta di sintomi che spesso risultato peggiorare in coloro che già ne soffrivano.

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covid-sintomi-long Fonte foto: ANSA
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