Covid L'Aquila: test a tappeto in città e provincia, il piano
Coronavirus: Marco Marsilio, governatore dell'Abruzzo, annuncia che a L'Aquila e relativa provincia saranno eseguiti dei test a tappeto
Testa a tappeto a L’Aquila e relativa provincia. “Nei prossimi giorni tutta la popolazione della provincia de L’Aquila sarà sottoposta al test antigenico rapido”, ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, come riferisce l’Ansa. Il governatore ha quindi illustrato i dettagli dell’operazione che ha lo scopo di “spegnere i focolai” nel territorio più colpito dall’emergenza dettata dal coronavirus.
Il modello a cui si fa riferimento è quello già attuato a Bolzano. “Mi sono sentito in questi giorni con il collega Arno Kompatcher, e in parallelo le rispettive aziende sanitarie si stanno scambiando informazioni e modelli organizzativi – spiega Marsilio – Ho chiesto al ministro Speranza di accompagnare questo test su larga scala ottenendo il necessario sostegno istituzionale. Sono già in contatto con il commissario Arcuri, che ha assicurato piena collaborazione, per i necessari approvvigionamenti e attendo nel giro di pochissimi giorni notizie positive in tal senso”.
“Già da lunedì mattina – prosegue Marsilio – la Asl, con il supporto dell’Agenzia Sanitaria Regionale, passerà alla fase organizzativa, con l’obiettivo di mettere in campo tutte le energie disponibili per completare il piano in pochi giorni. E’ un piano, quello proposto dalla direzione aziendale, che io e l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, abbiamo condiviso con grande convinzione”.
E ancora: “Se avessimo potuto contare sulla disponibilità di maggiori quantitativi, lo avremmo fatto su tutto il territorio. Cominceremo perciò dando la priorità alla provincia più colpita. Ma siamo certi che il buon esito dell’esperimento ci darà la spinta e l’occasione per estenderlo sul resto del territorio”.
“Un’operazione di simile portata – aggiunge il governatore dell’Abruzzo – ha bisogno di una grande e capillare organizzazione, ma soprattutto di un’estesa e convinta collaborazione. A cominciare dai cittadini, chiamati a sottoporsi volontariamente al test, passando per sindaci, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti, infermieri, operatori socio-sanitari, Protezione civile e associazionismo, Croce Rossa e il grande numero di organizzazioni del terzo settore e del volontariato”.
“Mi rivolgo a tutti per chiedere di fare ognuno la propria parte, mettendo a disposizione spazi, tempo, competenze e professionalità, per rimuovere ostacoli burocratici, amministrativi, logistici”, conclude il presidente di Regione.