Covid, i giovani tra i più vaccinati: perché è un paradosso
I più giovani sembrano essere quelli più propensi al vaccino, nonostante siano la fascia d'età meno a rischio. Ecco perché è un paradosso
Il green pass è una misura pensata dal governo per incentivare la vaccinazione, la libera circolazione in sicurezza e per allontanare il rischio di nuovi lockdown e chiusure a causa della pandemia. L’istituzione dell’obbligo per alcuni luoghi e attività, destinato ad ampliarsi nelle prossime settimane, ha però incontrato alcune resistenze da parte di chi non è intenzionato a sottoporsi alla vaccinazione. Ma qual è la categoria di persone più restia a vaccinarsi?
Vaccini Covid, i giovani sono i più propensi a vaccinarsi
I dati elaborati per il Corriere della Sera dal ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) Matteo Villa sulle statistiche del ministero della Salute ci dicono che la fascia d’età più propensa alla vaccinazione è paradossalmente quella che rischia meno dal punto di vista sanitario, cioè i giovani.
Sono oltre 4,5 milioni i ventenni vaccinati, che hanno superato in percentuale i trentenni e i quarantenni. Il 75% di persone nella fascia 20-29 anni ha ricevuto almeno una dose, contro il 70% dei 30-39enni e il 73% dei 40-49enni. In aumento anche i giovanissimi della fascia 12-19 anni, la cui percentuale è al 59%.
Più vaccinati tra under 40, perché è un paradosso
Si tratta di un paradosso proprio perché a subire di più le conseguenze del Covid sono proprio gli over 40, mentre il rischio di ricovero o decesso per gli under 40 è (secondo le stime dell’Ecdc) bassissimo: rischiano di morire solo 2 persone su 100mila.
Anche il virologo Roberto Burioni ha applaudito al gesto di responsabilità dei ragazzi, scrivendo in un tweet: “I più giovani – sempre criticati dai tromboni ‘ai miei tempi!’ – che danno a tutto il Paese un esempio di civiltà, altruismo e senso civico vaccinandosi in massa. Una bella notizia”.
Secondo il report ufficiale dei vaccini, la percentuale di popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale è del 71,65% al 6 settembre, una percentuale che nelle ultime settimane è cresciuta lentamente. Sono circa 10 milioni gli italiani vaccinabili che non hanno ricevuto nemmeno una dose.