Covid, cambia il piano vaccini: la svolta con i drive-through
Il nuovo commissario Figliuolo al lavoro sul nuovo piano vaccinale: si punta ad usare i drive-through per i tamponi
Il premier Mario Draghi vuole imprimere una svolta alla campagna vaccinale italiana. Va in questa direzione l’avvicendamento tra Domenico Arcuri e il generale Francesco Paolo Figliuolo a capo della struttura d’emergenza per la gestione dell’epidemia da Covid-19. E anche il cambio al vertice della Protezione Civile, con il ritorno di Fabrizio Curcio al posto di Angelo Borrelli.
La riorganizzazione decisa dal governo punta a sostituire la guida di Arcuri con un coordinamento tra la struttura commissariale di Figliuolo, la Difesa e il Dipartimento della Protezione civile.
Il nuovo commissario Figliuolo ha già incontrato Arcuri, Curcio, i ministri Speranza e Gelmini per gestire la transizione e capire i problemi da risolvere. E ha iniziato a lavorare al nuovo piano vaccinale, iniziando dalla nuova squadra della struttura commissariale che sarà composta da un mix di personale della Protezione civile e dell’Esercito.
La nuova strategia sui vaccini dovrebbe entrare a regime entro aprile, con una organizzazione più accentrata e un dialogo diretto con le Regioni, in modo da rendere la campagna vaccinale più omogenea tra i vari territori.
Secondo quanto riporta Repubblica, il nuovo piano vedrà l’accentramento della logistica nelle mani dell’Esercito. La distribuzione dei vaccini passerà sotto il coordinamento del Comando operativo interforze (Coi) e verrà gestita dall’Esercito, che già si occupava del trasporto delle dosi in arrivo coi cargo a Pratica di Mare verso gli hub regionali.
Altra novità è che si cercherà di sfruttare il più possibile le strutture militari per la somministrazione dei vaccini: caserme, ospedali, ma non solo. L’idea è quella di convertire i 142 drive-through allestiti dalla Difesa in tutta Italia per effettuare i tamponi in strutture dove poter vaccinare.
Nei parcheggi dove si fanno i tamponi drive-in verranno quindi collocati tendoni e container dove medici e infermieri militari potranno procedere all’inoculazione dei vaccini. Un’operazione che oltre ai militari coinvolgerebbe personale e volontari della Protezione civile, della Croce Rossa, dell’Anpas.