Covid, l'allarme dei medici in Piemonte: "Zona rossa subito"
L'Ordine dei medici di Torino ha lanciato un appello per chiudere in lockdown in Piemonte
L’Ordine dei medici di Torino si dice preoccupato del dilagare del coronavirus sul territorio e chiede ufficialmente che il Piemonte passi nel più breve tempo possibile dalla fascia di rischio arancione alla zona rossa. “È demenziale che il Governo assuma decisioni sulla base di rilevazioni risalenti a 10 giorni prima, utilizzando un sistema farraginoso che non tiene conto di tutti i dati già a disposizione e delle proiezioni possibili. Intervenire quando la situazione è ormai fuori controllo non serve” ha dichiarato il presidente dell’Ordine Guido Giustetto, riportato da Adnkronos.
“Abbiamo alcune stime secondo cui l’incidenza di persone positive in Piemonte, che al 7 marzo era di 277 ogni 100.000 abitanti, potrebbe raddoppiare entro le prossime due settimane a parità di condizioni” sostiene ancora il medico.
“La situazione epidemiologica attuale in Piemonte vede un costante aumento, giorno dopo giorno, dei contagi e dei ricoveri per Covid-19, con il concreto rischio di saturazione dei reparti ospedalieri“, è il timore principale dell’Ordine, con il sostegno anche del sindacato regionale dei dirigenti medici Cimo e di quello degli ospedalieri Anaao.
Come ricordato da Repubblica, non è la prima volta che arriva la richiesta di un lockdown da parte del personale sanitario: era già accaduto, l’8 marzo 2020, due giorni prima che scattasse in tutta Italia, e il 1° novembre.
“In queste ore a livello nazionale e a livello locale è in corso una discussione sull’opportunità di istituire una ‘zona rossa’ nella nostra regione a partire dalla prossima settimana. Come Ordine riteniamo che debba partire immediatamente: aspettare ancora altri giorni prima di procedere con nuove misure, che in ogni caso dovranno essere adottate, non ha alcuna logica né dal punto di vista sanitario né da quello economico e sociale”, è l’appello dei medici piemontesi.