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Medici di Treviglio non si accorgono di un tumore e pensano sia una lombalgia: donna muore in soli tre mesi

Treviglio, provincia di Bergamo: medici non si accorgono di un tumore e mandano a casa una 61enne convinti che abbia una lombalgia. La donna muore in tre mesi

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Non si danno pace Monica e Andrea, 39 e 37 anni, figli di Stella, morta il 30 marzo scorso a 61 anni a causa di un tumore ai polmoni metastatizzato scoperto troppo tardi. I medici di Treviglio, inizialmente, pensavano fosse una lombalgia. E invece era una malattia ben più grave che, in poco più di tre mesi, si è portata via la donna.

Treviglio (Bergamo), ha un tumore ma si pensa sia una lombalgia: donna muore nel giro di tre mesi

“Eppure ci hanno detto che se fosse stata fatta in tempo la diagnosi esatta, anche solo qualche settimana prima di quanto poi effettivamente accaduto, le cose sarebbero potute andare diversamente”, spiegano i figli della vittimi al Corriere della Sera, ripercorrendo le tappe della tragica vicenda di Stella.

Tutto ha avuto inizio il 17 dicembre scorso, quando la 61enne si reca per la prima volta al pronto soccorso di Treviglio. Chi visita la donna non si rende subito conto del tumore che verrà diagnosticato dopo circa un mese dopo una tac che rileverà un cancro di 5 centimetri per 4.

Treviglio, provincia di Bergamo: medici non si accorgono di un tumore e mandano a casa una 61enne convinti che abbia una lombalgia. La donna muore in tre mesiFonte foto: ANSA

Monica e Andrea hanno raccontato che la madre non non aveva mai accusato alcun disturbo fino a metà dicembre quando ha cominciato a lamentare dei forti dolori ad una gamba: “Così abbiamo deciso di accompagnarla al pronto soccorso dell’Ospedale di Treviglio”.

Stella è stata dimessa, dopo aver effettuato dei raggi nella zona rachide-lombo-sacrale, con la diagnosi di lombalgia. Rientrata a casa, era convinta che fosse un problema fisico risolvibile. Il dolore però non è passato e si è via via fatto sempre più intenso.

Il 4 gennaio Andrea ha riaccompagnato mamma al Pronto Soccorso di Treviglio. “La mamma stava davvero male, e chiedeva un antidolorifico — ha ricordato il figlio —. Non ne ha in borsa uno? Le ha detto un infermiere. Bene, allora lo prenda”. Così Stella fu di nuovo rispedita a casa, senza che venissero fatti ulteriori esami approfonditi.

La scoperta in ritardo del tumore

Un medico conosciuto dai figli di Stella, quando gli è stata spiegata la situazione della 61ennne, ha fatto scattare l’allarme. Il 16 gennaio Stella fu sottoposta a risonanza magnetica, in cui emerse la “presenza di tessuto patologico espansivo ossifluente”. “In pratica – ha spiegato Andrea – erano metastasi di un tumore che poi, una successiva Tac, effettuata il 23 gennaio, ha evidenziato. Un tumore di 5 centimetri per 4 al torace con ulteriori noduli diffusi”

Il 29 gennaio, in seguito a una prima visita oncologica svolta all’Istituto dei Tumori di Milano, si è avuto il quadro dettagliato della situazione: Stella ha “un adeno carcinoma polmonare al quarto stadio plurimetastatico con carcinosi peritoneale”.

La salute della donna era ormai irrimediabilmente compromessa. Andrea e Monica hanno quindi iniziato ad avere una certezza: “Quella che, come ci era stato detto dall’equipe che l’aveva in cura a Milano, se quel tipo di tumore fosse stato diagnosticato per tempo avrebbe potuto essere curato e che il ritardo della diagnosi errata dei medici di Treviglio ha causato gravi conseguenze, dal momento che la malattia era avanzata in modo irreversibile”.

I due figli non si danno pace: “Perché la mamma non fu sottoposta ad accertamenti più approfonditi fin dal primo momento? Quello che ci ha spinti a denunciare è la speranza che una cosa del genere non accada mai più. E che a nessun figlio possa capitare di perdere un genitore in questo modo, come è successo a noi”. Interpellata sul caso il 30 aprile, l’Asst Bg Ovest non ha ancora dato la propria versione dei fatti.

La denuncia

Nel frattempo Monica e Andrea hanno sporto denuncia, assistiti dall’avvocato Massimo Trabattoni di Milano, ipotizzando il reato di omicidio colposo a carico di tre medici dell’Ospedale di Treviglio, oltre che nei confronti dell’Asst Bergamo Ovest.

ambulanza-treviglio-tumore-lombalgia-donna-morta Fonte foto: ANSA
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