Coronavirus, “Vaccino prima ai giovani”: l’appello
Secondo gli studi degli scienziati americani sarebbe meglio dare le prime dosi di vaccino ai giovani perché più contagiosi
Alcuni ricercatori della della University of Southern California e della Johns Hopkins vanno contro l’ipotesi del ministro della Salute Roberto Speranza di riservare i primi vaccini alle categorie a rischio e anzi ribalta la teoria consigliando di vaccinare prima i giovani.
Coronavirus, “Vaccino prima ai giovani”: l’ipotesi degli scienziati americani
Sul sito The Conversation gli scienziati Dana Goldman, David Conti e Matthew E. Kahn scrivono così, andando contro anche le indicazioni della Cdc, l’agenzia federale americana di prevenzione contro il contagio da coronavirus: “Dopo aver visto il rischio di una rapida diffusione del Covid-19 tra i giovani adulti non siamo d’accordo con la raccomandazione. La diffusione da parte di asintomatici sta facendo chiudere scuole e università, e minaccia le comunità.”
“Secondo noi – è il parere degli esperti – questa pandemia richiede un modello differente per le scelte. Dopo aver protetto i lavoratori sanitari i vaccini dovrebbero essere dati ai più grandi diffusori del virus, in maggioranza i giovani, e solo dopo ai più vulnerabili”.
Coronavirus, vaccino agli anziani: le parole di Speranza
In attesa che si metta in moto una produzione di massa del vaccino, il ministro della Salute italiana aveva anticipato come le prime dosi a disposizione saranno nell’ordine di 2 o 3 milioni e che andranno per prime ad operatori sanitari e anziani nelle Rsa.
Ancora oggi Roberto Speranza, durante una visita al Toscana Life Sciences circa l’efficacia delle sperimentazioni dei vaccini contro il Coronavirus, ha espresso orgoglio per la ricerca nel nostro Paese dichiarando che l’Italia “è in prima linea”.
“Voglio esprimere un sentimento di orgoglio perché l’Italia è in prima linea con i propri ricercatori”, ha detto il responsabile della Sanità.
“La scienza e la ricerca ci metteranno nelle condizioni di vincerla questa sfida e l’Italia c’è, a testa alta, con le proprie forze, con la propria ricerca, intelligenza e capacità di investire”, ha concluso il ministro.
Fonte foto: Ansa