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Covid, vaccino prima a medici e anziani: l'annuncio di Speranza

Roberto Speranza ha spiegato a chi andranno le prime dosi del vaccino contro il coronavirus e come sarà organizzata la scuola

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il ministro Roberto Speranza ha dichiarato di non aver maiabbassato la guardia” davanti all’emergenza Covid in Italia, dicendosi “preoccupato anche ora”, a fronte dell’aumento dei contagi. “L’autunno non sarà facile, e ritengo vada gestito con la massima cautela”, ha detto al Corriere della Sera.

“Eppure sono ottimista: vedo la luce in fondo al tunnel. Nel giro di alcuni mesi avremo risultati incoraggianti sia per le cure che per i vaccini. Ora dobbiamo resistere”. Almeno “fino al vaccino dobbiamo tenere altissimo il livello di attenzione, anche se il quadro italiano è diverso per fortuna rispetto ad altri Paesi europei”.

Roberto Speranza ha ammesso di non conoscere il giorno esatto della distribuzione del vaccino, né quale sarà quello giusto per sconfiggere il coronavirus, ma pensa “che il traguardo non sia troppo lontano. Il contratto con AstraZeneca prevede le prime dosi a fine anno“.

La querelle sull’obbligatorietà del vaccino, ha spiegato il ministro, passa in secondo piano davanti a un altro problema, ovvero “decidere a chi darlo. All’inizio ne avremo poche dosi, due o tre milioni. La mia proposta è che sia gratuito e che arrivi prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa”.

Roberto Speranza: “Non è nostra intenzione fare un altro lockdown”

Come già riferito da Giuseppe Conte, l’Italia non rischia un nuovo lockdown. “Non è nostra intenzione fermare di nuovo il Paese“, ha sottolineato il ministro della Salute ai microfoni del Corriere della Sera. “Abbiamo investito molte risorse e rafforzato il Servizio sanitario nazionale. Non chiudiamo, anzi riapriamo le scuole”.

Roberto Speranza spiega come avverrà la riapertura delle scuole

“Non ci sono stime” riguardo il numero di studenti con il coronavirus che sarà possibile gestire, “ma sarebbe sconsiderato immaginare che in Italia non ci saranno casi positivi. Il mio auspicio è che siano il numero più basso possibile. Molto dipenderà dalla capacità di rispettare le tre regole fondamentali: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani».

“Ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza tutte le scuole a settembre. Le linee guida approvate all’unanimità con Regioni, Province e Comuni ci dicono cosa fare in presenza di positivi o focolai. Il Paese deve fare ancora passi avanti e riaprire la scuola è la cosa più importante“, ha spiegato il ministro della Salute sulle pagine del Corriere della Sera.

Roberto Speranza si è detto contrario alla “campagna elettorale sulla scuola” davanti alla possibilità che in caso di fallimento possa cadere il Governo. “La riapertura è una grande sfida di tutta la comunità nazionale”.

Con 11 milioni di mascherine per le scuole, “siamo l’unico Paese che dà una mascherina chirurgica ogni giorno. Dietro quella mascherina che lo Stato dà a tutti, figli di benestanti o figli di disoccupati, c’è la sicurezza di ogni studente. Una cosa bella, di equità“.

“Dobbiamo recuperare quello slancio nazionale che ci ha consentito di superare i mesi più difficili. In primavera il Paese si è stretto a coorte, come dice il nostro Inno. Siamo riusciti a piegare la curva dei contagi perché c’è stata una sintonia profonda tra le misure del Governo e il sentire comune delle persone”, ha dichiarato il ministro della Salute.

“Il 14 settembre è una data troppo importante. Vi prego, immaginare due settimane di campagna elettorale sulla scuola è pura follia. Questa sfida si vince con un patto che coinvolga tutto il Paese, nessuno escluso“, ha aggiunto.

Roberto Speranza sui no mask di Roma: “Ho avuto i brividi”

Riguardo la manifestazione in piazza a Roma dei ‘no mask’, i negazionisti del coronavirus, Roberto Speranza ha dichiarato nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera di aver avuto “i brividi. Con oltre 35mila morti, quelle immagini sono inaccettabili!”.

Il ministro della Salute: “Il Governo non ha secretato nessun atto”

I verbali del Comitato tecnico scientifico hanno portato alla luce l’esistenza di un piano del Governo per l’emergenza Covid. Ha fatto scalpore il fatto che l’esecutivo l’abbia tenuto segreto. Ma Roberto Speranza ha sottolineato che si trattava di “uno studio in itinere su scenari potenziali e diversi tra loro, iniziato dai nostri scienziati a metà febbraio e completato a marzo”.

“Per noi la trasparenza è un punto di forza, non abbiamo mai secretato nessun atto. La pubblicazione di tutti i verbali è un unicum a livello mondiale. Quel documento non è mai stato secretato dal governo, il vincolo di riservatezza fu scelto dal Cts“, ha spiegato al Corriere della Sera.

“Ricordo che il 14 febbraio l’Ecdc valutava improbabile la diffusione del coronavirus in Europa. Il 21 scoppia il caso Codogno. È stato un merito fare quello studio”, di cui “alcune intuizioni sono state applcate”. Nel documento tenuto segreto dal Governo “c’erano valutazioni ipotetiche, aleatorie, tanto che lo stesso estensore valutò di tenerlo riservato. Si è fatto un polverone sul nulla“.

Roberto Speranza sulle regionali: “Non si vota sul Governo”

Sulle elezioni regionali, il ministro ha spiegato al Corriere della Sera che Giuseppe Conte “non sta facendo campagna elettorale e di sicuro non si vota sul Governo. Certo è che in tante regioni rischiamo di non vincere perché siamo divisi. Questo non va bene. Governare insieme il Paese ed essere divisi nei territori è un limite che va assolutamente superato. Il mio auspicio è che gli elettori siano migliori di noi e facciano nelle urne quello che noi non siamo riusciti a fare prima“.

Covid, No-mask in piazza al grido di "Il virus non esiste" Fonte foto: Ansa
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