Coronavirus, i tossicodipendenti forse immuni: l'ipotesi
La mancata risposta al Covid sarebbe dovuta al sistema immunitario debilitato dei tossicomani
Il Covid-19 non sembra colpire i tossicodipendenti. Ad avanzare l’ipotesi sono gli esperti di Villa Maraini a Roma, uno dei maggiori centri della Capitale per il recupero e l’assistenza ai tossicomani. La teoria, ancora tutta da verificare, non si basa su una ricerca scientifica o sulla raccolta di dati, ma su quanto osservato sul campo nelle ultime settimane. Tra marzo e aprile il centro, assieme alla Croce Rossa, ha assistito oltre seicento persone e non ha riscontrato in nessuna di esse i sintomi della malattia.
“Non abbiamo avuto la possibilità di fare i tamponi, quindi non possiamo sapere quanti di loro siano asintomatici, ma è noto come non basti contrarre il coronavirus per diventare sintomatici”, ha detto al Messaggero Massimo Barra, medico e Fondatore di Villa Maraini.
“Si deve infatti innescare – spiega – una reazione immunitaria del paziente, che può essere così violenta da produrre un’infiammazione massiva, responsabile delle conseguenze anche letali dell’infezione”. In base a quanto osservato sui tossicodipendenti romani, Barra sostiene che tale ‘categoria’ sia incapace di sviluppare questa reazione.
L’ipotesi è basata “sul dato di fatto che il sistema immunitario del tossicodipendente è già molto provato da anni di inoculazione di sostanze di cui non si conosce né la composizione, né la concentrazione, né le contaminazioni con polveri, virus e batteri”. ”
Questo – spiega Barra – stressa il suo sistema immunitario rendendolo meno performante nella risposta al contagio da Covid, indebolendo o annullando quella reazione infiammatoria massiva che sembra essere il passaggio obbligato di quanti si ammalano di coronavirus. Se così fosse, questa deficienza del sistema immunitario dei tossicodipendenti si tramuterebbe in un fattore protettivo”.