Coronavirus, ossigeno ozono terapia come cura: l'appello
Utilizzata in diversi ospedali italiani, sarebbe utile per contrastare i sintomi gravi da Covid-19 e liberare le terapie intensive
L’ossigeno ozono terapia si starebbe rivelando un’ottima cura contro il coronavirus. Utilizzata sui pazienti Covid-19 in diversi ospedali italiani, come quelli di Bergamo, Brescia, Napoli, Palermo e Pavia, sarebbe utile per combattere gli effetti del contagio. Ne dà notizia La Stampa, che riporta l’appello dei medici.
Che cos’è l’ossigeno ozono terapia, utile contro il coronavirus
La terapia consiste nell’iniezione nel sistema circolatorio di una miscela di ozono, ossigeno e sangue del paziente. Da un lato sarebbe un potente antivirale che danneggia gli involucri che proteggono il virus, dall’altro un antinfiammatorio che impedirebbe la tempesta citochinica che causa le trombosi sui soggetti malati.
Dove è stata utilizzata avrebbe ridotto il rischio di ricovero in terapia intensiva, migliorando le condizioni di pazienti che avevano sviluppato i sintomi di Covid-19. La ossigeno ozono terapia viene utilizzata da oltre 40 anni, ed è applicata in numerosi ambiti clinici.
La cura permette una migliore ossigenazione del sangue
Ettore Giugiaro, docente di ossigeno ozono terapia dell’Associazione Italiana di Medicina Funzionale ha spiegato a La Stampa che “un’altra importante caratteristica dell’ozono nella terapia contro l’infezione da Covid-19 è rappresentata dalla capacità di contrasto verso l’ipossiemia critica causata da questo virus”, cioè la diminuzione dell’ossigeno nel sangue.
Diversi studi hanno “evidenziato un aumento dell’ossigenazione, rappresentato da un aumento della concentrazione dell’emoglobina ossigenata e da valori costanti di quella non ossigenata. Sotto l’aspetto clinico si traduce in una potente risposta alla drammatica caduta dei valori di saturazione con relativo ripristino in ambiti parafisiologici”, ha continuato il medico.
L’ossigeno ozono terapia per far diminuire i ricoveri
“Prima il paziente viene trattato e più velocemente può guarire. Gli ammalati positivi, così come i malati con sintomi evidenti, anche se privi di diagnosi certa, essendo così scarsi i tamponi disponibili, possono venire trattati immediatamente o al loro domicilio o presso un servizio ambulatoriale dedicato che permetterebbe di trattare molte più persone”, ha spiegato ancora Ettore Giugiaro a La Stampa.
“Così facendo si otterrebbe un minor numero di aggravamenti e un minor ricorso al ricovero ospedaliero, con conseguente liberazione di molti posti letto per i casi più gravi”, ha sottolineato. “Le case produttrici sono disponibili a fornire i macchinari in comodato d’uso“, e le sedute costerebbero al sistema sanitario tra i 15 e i 20 euro a paziente.
La denuncia dell’esperto: “Raccogliamo scarso interesse”
“Da tre settimane io e molti altri medici ci stiamo offrendo come volontari per praticare questa terapia anche nel Torinese, ma raccogliamo scarso interesse“, ha dichiarato Ettore Giugiaro a La Stampa.
“Siamo frustrati perché sembra difficile parlare con chi può prendere la decisione di agire in tal senso. Qualche giorno fa abbiamo contattato l’Unità di crisi, e ci hanno detto di mandare una mail spiegando quello che volevamo fare. È davvero avvilente“, ha concluso l’esperto.