Chicco Testa e l'assoluzione dopo dieci anni dalle accuse sulla metro di Roma: "Fine di un incubo"
Dopo 10 anni si chiude la vicenda giudiziaria che coinvolgeva Chicco Testa, ex presidente di Roma Metropolitane. Le sue parole dopo il calvario
Chicco Testa è stato assolto dalla Corte dei Conti in un processo riguardante una transazione del 2014 per la Metro C di Roma. In un’intervista, il dirigente ha commentato la fine del calvario giudiziario, durato oltre 10 anni, denunciando la discrezionalità dei procedimenti subiti e il peso psicologico di accuse rivelatesi infondate.
- Chicco Testa assolto dopo 10 anni
- Lo sfogo di Chicco Testa
- La vicenda della Metro C di Roma
- Chi è Chicco Testa
Chicco Testa assolto dopo 10 anni
L’ex presidente di Roma Metropolitane ha ottenuto l’assoluzione totale nel processo riguardante i finanziamenti della Metro C di Roma.
La sentenza chiude un decennio di accuse che lo hanno profondamente segnato. Chicco Testa ha criticato l’isolamento e la mancanza di sostegno ricevuti, definendo ingiusto il lungo iter giudiziario che ha dovuto affrontare.
Chicco Testa
Lo sfogo di Chicco Testa
Testa ha sottolineato le ricadute della vicenda in un’intervista rilasciata a Il Giornale. “La fine di un incubo per me, sfortunatamente non per altri” ha commentato il dirigente, sottolineando il peso delle insostenibili richieste economiche sugli indagati.
“Trovo incredibile e scandaloso che siano state inflitte pene che in alcuni casi superano i guadagni di tutta una vita” ha osservato. “E tutti hanno solo la colpa di avere servito con onestà le istituzioni pubbliche”.
Con il senno di poi, Testa ammette che non avrebbe dovuto accettare l’incarico. “Questo processo mi ha tolto il sonno e quando ti capita sei da solo, nessuno ti mostra la minima solidarietà” ha denunciato.
“I servitori dello Stato sono lasciati completamente soli. Forse Nordio dovrebbe dare un’ occhiata seria anche a questo tipo di processi”.
La vicenda della Metro C di Roma
Il primo processo sulla Metro C, che vedeva numerosi amministratori e dirigenti pubblici coinvolti, si era concluso a marzo 2023 con la condanna da parte della Corte dei Conti di 4 dirigenti per danno erariale, stimato in 115 milioni di euro.
La questione giudiziaria riguardava accordi del 2008 e 2011, in cui Roma Metropolitane riconosceva compensi al consorzio Metro C per ritardi nei lavori. In quella circostanza, c’era stata l’assoluzione di altri 20 imputati, inclusi Chicco Testa e Gianni Alemanno.
Nel processo successivo, terminato di recente, l’accusa riguardava una transazione del 2014 tra Roma Metropolitane e il consorzio appaltatore. Questa è stata contestata come illegittima, ma la Corte ha rigettato le accuse, assolvendo Testa.
Chi è Chicco Testa
Nato a Bergamo nel 1952, Enrico Testa detto “Chicco” ha iniziato il suo percorso nelle istituzioni dopo la laurea in Filosofia, come attivista ecologista con Legambiente, di cui è stato in seguito segretario e presidente.
Deputato per PCI e PDS dal 1987 al 1994, ha promosso leggi ambientali e sostenuto il nucleare come fonte energetica, fondando il Forum Nucleare Italiano. In carriera Testa ha ricoperto ruoli di rilievo in ACEA, Enel e Rothschild Italia.