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Milano, protesta dei commercianti in Comune: il gesto simbolico

I commercianti del capoluogo della Lombardia consegnano 2mila chiavi al Comune

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La protesta di ristoratori e gestori di bar e gelaterie, estetisti e parrucchieri, è arrivata anche a Milano, dopo aver interessato diverse città in tutta Italia. I proprietari delle attività che dovranno rimanere chiuse o non totalmente operative fino a giugno, si sono riuniti in un flash mob davanti a Palazzo Marino per consegnare simbolicamente al sindaco Giuseppe Sala le chiavi dei loro locali. Ne dà notizia l’Ansa.

Sfilando per via Manzoni, zona commerciale nel centro del capoluogo lombardo, duemila persone hanno raggiunto piazza della Scala per chiedere al Comune di Milano di intervenire.

Abbiamo consegnato circa “duemila chiavi di ristoranti, negozi di estetica, parrucchieri, sale cinematografiche al Comune per protesta”, ha spiegato all’Ansa il promotore della manifestazione, il ristoratore Alfredo Zini. “Non sappiamo se riusciremo a riaprire a giugno perché non sono chiare nemmeno le regole, abbiamo subito cali di fatturato del 70% e dovremo investire per adeguare le nostre attività a nuove misure di sicurezza“.

“Noi viviamo di convivialità, e al momento non sappiamo nemmeno se una famiglia di 4 persone può stare seduta insieme al tavolo di un bar o di un ristorante. Anche sui dispositivi di protezione non c’è chiarezza”, ha continuato.

Protesta dei commercianti a Milano: la soluzione del Comune

L’assessore al Commercio Cristina Tajani, che ha accolto la delegazione di commercianti, ha fatto sapere in una nota che “siamo vicini alle istanze e alle preoccupazioni espresse dai titolari di bar, ristoranti e pubblici esercizi che hanno simbolicamente consegnato le chiavi delle loro attività all’amministrazione affinché sensibilizzi il Governo alle problematiche e alle difficoltà che sta vivendo uno dei settori strategici per l’economia della città e del Paese”.

“Come amministrazione stiamo già mettendo in campo tutti gli strumenti di nostra competenza per sostenere la ripartenza di questo settore, dall’abbattimento dei canoni di occupazione del suolo per chi metterà tavolini e sedute all’esterno delle proprie attività sino alla dilazione di Tari e altre imposte comunali. Le chiavi dovrebbero essere prese in consegna dal Governo e dalla Regione, che attraverso i loro provvedimenti possono garantire una più veloce riapertura delle attività”, ha concluso.

Ristoratori e parrucchieri vogliono riaprire. La protesta Fonte foto: Ansa
Ristoratori e parrucchieri vogliono riaprire. La protesta
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