Coronavirus, cambio di nome: la decisione. Esperti contrari
In arrivo un cambio di nome per il virus Sars-CoV-2, esperti sul piede di guerra: "Non è urgente"
Il coronavirus, ma non solo, si prepara a cambiare nome nel pieno della pandemia. A ottobre, infatti, la comunità scientifica dovrà decidere su un nuovo sistema standard di nomenclatura delle specie virali. Il bisogno, secondo molti esperti, è più che mai urgente vista la confusione prodotta dall’attuale metodo, per altri invece non è il momento migliore data la situazione di emergenza, con i virologi di tutto il mondo impegnati a combattere la pandemia. A rendere nota la polemica in atto nella comunità scientifica ci ha pensato il sito della rivista Nature, come riporta Ansa.
Nomi dei virus, come cambia il sistema
Ad oggi, i nomi delle nuove specie di virus vengono dati tenendo conto del posto in cui sono state trovate, gli animali che li ospitano o le malattie che causano.
Secondo diversi virologi, però, la mancanza di convenzioni standard è frustrante. Il Comitato internazionale per la tassonomia dei virus (Ictv) ha proposto un sistema di nomenclatura che sarà messo ai voti il prossimo ottobre. Se dovesse passare, cambierà il modo in cui sono chiamate quasi tutte le 6500 specie virali oggi note.
Cambiano i nomi dei virus: favorevoli e contrari
“È giusto e corretto avere una classificazione standardizzata per chiamare i virus, visto che l’attuale sistema è caotico”, ha commentato Edward Holmes, virologo dell’università di Sydney, in Australia, ma “è uno sforzo che senz’altro non può essere definito urgente rispetto alla pandemia in corso”.
Per Eric Delwart, virologo dell’università della California di San Francisco, è invece il momento giusto, “vista anche l’accelerata nelle specie e numero di virus identificati negli ultimi 15 anni, grazie anche alle tecniche di sequenziamento genetico”.
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Fonte foto: Ansa