Coppia Bolzano, nuovi dettagli dopo l'autopsia su Laura Perselli
Emergono nuovi dettagli dall'autopsia di Laura Perselli, morta per strangolamento
Nuovi dettagli sul caso della coppia di Bolzano. Dall’autopsia sul corpo di Laura Perselli, scomparsa insieme al marito Peter Neumair il 4 gennaio e il cui corpo – soltanto il suo – è stato ritrovato il 6 febbraio nell’Adige, emergono altri indizi sulla sua morte.
Come riporta l’Ansa, dall’esame autoptico effettuato dall’anatomopatologo Dario Raniero è emerso – già sabato scorso – che la donna è morta per strangolamento per mezzo di una corda. Ma un’analisi più approfondita avrebbe confermato che il corpo non presentava alcun segno riconducibile a un tentativo di difesa, quindi la donna non ha reagito all’aggressore.
L’ipotesi è che Laura Perselli sia stata vittima di un agguato da parte dell’assassino, appena rientrata a casa, contro il quale non ha potuto far nulla.
Nel frattempo, il cadavere di Peter Neumair continua a essere disperso; le ricerche, dopo le maxi-operazioni dei giorni scorsi, sono state sospese. Il figlio della coppia, Benno Neumair, resta ancora in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori.
È ancora in corso l’analisi di numerosi reperti sequestrati nell’abitazione, tra cui anche una corda da arrampicata appartenente a Benno. Secondo l’ipotesi riportata dall’Ansa, proprio quella corda potrebbe essere l’arma del delitto utilizzata per strangolare Laura Perselli.
I due coniugi potrebbero essere stati uccisi in momenti diversi: secondo la ricostruzione riportata dal Corriere della Sera, l’accusato – che si dichiara innocente – avrebbe ucciso prima il padre, mentre erano da soli in casa, e poi la madre, rincasata dopo qualche ora.