Conte avverte Schlein dopo la rottura sul candidato sindaco di Bari: "Si liberi di cacicchi e capibastone"
Giuseppe Conte ha attaccato Elly Schlein per la questione del sindaco di Bari richiamandola a quanto detto all'elezione a segretaria del Pd
Attacco di Giuseppe Conte a Elly Schlein. Il leader del Movimento 5 Stelle ha avvisato in diretta tv la segretaria del Pd di “Liberarsi di cacicchi e capibastone” dopo che i due partiti non hanno trovato un accordo per un candidato comune a sindaco di Bari.
Le parole di Conte a Schlein
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha parlato nella serata di ieri al programma Accordi&Disaccordi sulla rete Nove in diretta, attaccando la segretaria del Pd Elly Schlein dopo il mancato accordo tra i due per un candidato a sindaco di Bari.
“Se Elly Schlein vuole mantenere fede all’impegno preso nel marzo del 2023, quando fu acclamata segretaria del Pd al grido di ‘libererò il partito da capibastone e cacicchi‘, parole sue, troverà in me il più grande partner favorevole a quest’operazione” ha detto Conte, richiamando una frase detta dalla segretaria del Partito Democratico poco dopo la sua elezione.
Il sindaco di Bari Antonio Decaro
“Il Pd in mesi non mi ha portato un altro nome. Ora dove lo troviamo? Ho detto a loro ‘ditemi una ragione ostativa su Laforgia’, hanno scelto poi il loro candidato, secondo me male. Ma mi devono dire: perché dovremmo dire no a Laforgia”.
Lo scontro sul sindaco di Bari
Pd e M5S si sono trovati divisi sulla scelta del sindaco di Bari. Il comune è al centro di un’indagine per mafia di una consigliera eletta con il centrodestra e poi passata alla maggioranza di centrosinistra, accusata di voto di scambio.
Il sindaco uscente Antonio Decaro ha accusato il ministero dell’Interno di usare l’indagine, in cui il sindaco non è coinvolto, a fini politici, dato che le elezioni sono imminenti.
I due partiti non sono però riusciti a trovare un nome unico da supportare insieme. Andranno quindi alle elezioni comunali divisi: il Pd sosterrà il capo di gabinetto di Decaro Vito Leccese, mentre il M5S Michele Laforgia.
Conte precisa: “Non è un ultimatum”
Giuseppe Conte ha voluto specificare che quanto detto non era un ultimatum ed aveva sentito poco prima Elly Schlein avvertendola di quanto avrebbe dichiarato in diretta televisiva.
“Schlein l’ho sentita 20 minuti prima e ci sono stato venti minuti al telefono. Io non le ho detto ‘sono ultimativo e definitivo’. Io le ho detto ‘pensaci un attimo e fammi sapere'” ha specificato Conte.
“Noi non siamo attrezzati per competere sulle primarie, perché è chiaro che sulle primarie il Pd è molto più attrezzato come partito, le vincerebbe sempre” ha poi concluso.