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Coronavirus: troppi medici positivi, scattano piani regionali

La percentuale di operatori sanitari contagiati in Italia è quasi il doppio di quella rilevata in Cina durante l'emergenza Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I medici e gli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus in Italia hanno toccato quota 2.629. In percentuale, sono più del doppio degli operatori sanitari risultati positivi in Cina. Almeno 7 camici bianchi sarebbero morti per cause correlate al Covid-19. Ne dà notizia l’Ansa.

Alla base del grande numero di infezioni ci sarebbe la carenza di Dispositivi di protezione individuale, a iniziare dalle mascherine. Le Regioni si divono inoltre sull’indicazione del Comitato tecnico scientifico di eseguire i tamponi a tutti i sanitari in prima linea, che sono l’8,3% dei casi positivi confermati finora.

Il presidente della Fondazione Gimbe, che promuove la formazione in area medica, ha dichiarato all’Ansa che “il numero di sanitari infetti è enorme. Procedure e Dpi sono ancora inadeguati”. Tanto che i sindacati hanno diffidato oggi le aziende sanitarie, minacciando azioni legali.

La notizia arriva il giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elogiato l’operato del personale ospedaliero italiano.

Un elenco con i nomi dei medici deceduti per Covid-19 sarà pubblicato e aggiornato sul portale della Federazione degli Ordini dei medici, che resterà listato a lutto. L’ultimo caso è quello di Marcello Natali, 57enne, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi.

Regioni divise sui tamponi per i sanitari e gli asintomatici

Per quanto riguarda i singoli territori, riporta l’Ansa, si continua a dibattere sulla condotta da tenere in merito ai tamponi. La Regione Toscana ha annunciato una campagna di screening sierologico con 500mila test del sangue, per individuare gli anticorpi al coronavirus e procedere poi al test.

Nella Città Metropolitana di Milano i sindaci hanno chiesto ad Attilio Fontana di estendere il tampone a soggetti asintomatici e sanitari.

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha invece dichiarato, secondo l’Ansa: “Non ho mai detto che facciamo tamponi a tutti, ho detto che li faremo secondo criteri epidemiologici partendo dagli addetti alla sanità”.

Il Piemonte ha annunciato il potenziamento dei laboratori per eseguire più test, e un aumento degli esami per gli operatori ospedalieri.

Il presidente della Regione Emilia Romagna ha fatto sapere che ci sarà un aumento dei tamponi, anche per persone asintomatiche, partendo dai camici in prima linea. A Bologna è in corso la sperimentazione per un test eseguito direttamente a bordo della propria auto, più veloce e sicuro per il personale medico.

Il Molise continua con i tamponi ai sintomatici e ai sanitari che hanno avuto contatti con positivi. In Sicilia verrà effettuato il tampone anche ai familiari delle persone rientrate nell’isola, circa 35mila.

Dalla Spagnola al coronavirus, le epidemie dell'ultimo secolo Fonte foto: Ansa
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