Bonus Terme, sistema in tilt e fondi esauriti: "bruciati" 50 milioni
Piattaforma in tilt, fondi esauriti: tutti i problemi del Bonus Terme, l'incentivo esaurito in poche ore. Cosa è successo
Un successo straordinario quello del Bonus Terme, l’ultima misura decisa del governo per rilanciare uno dei settori che più è stato colpito dalla crisi del Covid-19. L’accoglienza riservata dai cittadini, però, ha provocato anche alcuni problemi: prima il tilt del sistema, poi l’esaurimento di tutti i fondi a disposizione. Vediamo, nel dettaglio, cosa è successo.
Cos’è il Bonus Terme e chi ne ha diritto
Prima di tutto, bisogna ricordare cos’è il Bonus Terme: si tratta di un’agevolazione che permette di ottenere uno sconto del 100% sul prezzo di alcuni trattamenti termali fino a un massimo di 200 euro.
Inoltre, va ricordato che avevano accesso al bonus tutti i cittadini italiani maggiorenni a partire dalle ore 12 di lunedì 8 novembre. La domanda andava presentata direttamente presso la struttura scelta.
Sistema in tilt: troppe domande per il Bonus Terme
A pochi minuti dallo scattare dell’ora X per la richiesta dell’incentivo, i sistemi della piattaforma web Invitalia sono andati in tilt. Troppi, infatti, sono stati gli accessi al sito e troppe le domande presentate.
Le prenotazioni, riservate ai soli istituti termali, sono riprese stamattina dopo il boom di accessi che ieri aveva sovraccaricato la piattaforma.
Bonus Terme, fondi esauriti in poche ore
In definitiva, a poche ore dall’apertura della piattaforma web di Invitalia, come si legge in una nota rilasciata da Federterme Confindustria, sono arrivate più di 250.000 richieste che hanno portato all’esaurimento degli oltre 50 milioni di euro stanziati.
La misura, fortemente voluta da Federterme e varata a tempi record dal Mise, “ha dimostrato tutta la sua validità, anche in sostituzione di misure come ristori e voucher vacanze”, ha spiegato Federterme.
“Lo stanziamento sta ottenendo una serie di effetti di grande impatto su più fronti : ha rilanciato un settore che in Italia ha una grande tradizione ma era da tempo in fase di stagnazione, ha attratto nuove masse di cittadini verso le terme italiane, ha creato un effetto moltiplicatore per il turismo nei territori termali pari almeno a 6 volte l’investimento dello Stato”.
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