Bambino di 3 anni rischia di soffocare con la caramella a Mogliano vicino Treviso: volontario 18enne lo salva
La vita di un bambino di 3 anni è stata salvata da Marcello Fortarel, un volontario di soli 18 anni che da poco aveva appreso la manovra di Heimlich
Durante un evento enogastronomico a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, un bambino di 3 anni ha rischiato seriamente di soffocare con una caramella, prima di essere salvato da Marcello Fortarel, un volontario di 18 anni. Trovandosi al posto giusto nel momento giusto, Marcello è intervenuto prontamente quando ha visto il bambino in difficoltà. Dopo aver ricevuto il piccolo dalle mani del padre, con una manovra di Heimlich perfettamente eseguita il ragazzo è riuscito a far espellere al bambino la caramella, salvandogli probabilmente la vita. Un gesto semplice ma fondamentale, che evidenzia l’importanza della formazione e della preparazione a eventi del genere oltre alla frequentazione di corsi sulla sicurezza e sulle operazioni salvavita.
- Volontario 18enne salva bambino alla festa: stava soffocando con una caramella
- Il racconto di Marcello Fortarel, il volontario che ha salvato la vita al bimbo
- La manovra di Heimlich e il salvataggio del bambino
Volontario 18enne salva bambino alla festa: stava soffocando con una caramella
Marcello Fortarel, che ha compiuto 18 anni da due mesi, studia al Planck di Lancenigo e fa parte del gruppo Fisa Treviso dallo scorso anno.
Probabilmente neanche lui immaginava che quel corso sulla sicurezza, in cui aveva appreso della manovra di Heimlich, gli sarebbe servito così presto per salvare una giovane vita.
Durante la manifestazione enogastronomica “Sapori d’Europa” a Mogliano, quando erano le 17,30 circa, un bambino di 3 anni aveva infatti iniziato ad arrancare e tossire. Il suo colorito cambiava drasticamente, qualcosa gli ostruiva la gola: Marcello non ha esitato davanti all’emergenza.
Il racconto di Marcello Fortarel, il volontario che ha salvato la vita al bimbo
“Stavo facendo sorveglianza alla mostra su Goya al Centro d’Arte e Cultura Brolo ma avevo fame e sono uscito per un spuntino” ha spiegato il 18enne.
“Ho visto tanta gente davanti a una bancarella in piazza Caduti, mi sono avvicinato e ho visto un padre che teneva suo figlio, piccolino, a testa in giù”.
L’immagine per Fortarel era ben chiara: il piccolo stava rischiando la vita, l’ossigeno faceva fatica ad arrivare ai polmoni per via di una probabile ostruzione. Fortarel si è quindi avvicinato e ha proposto al padre del bambino di subentragli per aiutare il bimbo.
La manovra di Heimlich e il salvataggio del bambino
“Sono un soccorritore e sono qui per salvare suo figlio” ha detto Marcello Fortarel all’uomo, con decisione. “Ho aspettato che finisse di tossire, come da manuale, l’ho appoggiato al mio stinco e gli ho praticato la manovra di Heimlich”.
Esattamente quello che serviva, in quella circostanza. “Ha sputato una grossa caramella verde. E ha ripreso a respirare” ha raccontato Fortarel, che subito dopo il ringraziamento da parte dei genitori del bambino, è andato via.
“Sogno di fare l’infermiere e penso che aiutare la gente sia la cosa più bella del mondo. È la cosa più facile del mondo, come l’ho fatto io possono farlo tutti. Io l’ho imparato nei corsi della Fisa” ha minimizzato il 18enne, un eroe come tanti capace di dare un importante messaggio. Ovvero che per imparare le manovre salvavita basta poco e può fare la differenza fra la vita e la morte.