Attacco Usa contro gli Houthi in Yemen causa decine di morti, perché Putin ha chiesto a Trump di fermarsi
Gli Houthi sono funzionali al piano di Putin nel Mar Rosso, per questo motivo il Cremlino ha chiesto alla Casa Bianca l'immediato stop all'attacco ordinato da Trump
Donald Trump ha scelto il pugno di ferro contro gli Houthi dello Yemen: un raid Usa ha causato almeno 31 morti. L’Iran ha protestato per l’azione militare Usa e la Russia, che sfrutta la presenza degli Houthi per i propri interessi, ha chiesto alla Casa Bianca l’immediato stop ai bombardamenti.
- Gli Usa bombardano gli Houthi
- L'Iran minaccia gli Usa
- Perché la Russia sta con gli Houthi
- Perché l'attacco di Trump
Gli Usa bombardano gli Houthi
Gli attacchi Usa contro gli Houthi hanno avuto luogo sulla capitale Sanaa, sui governatorati di Saada e Al-Bayda e sulla città di Radaa.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è mostrato in una foto mentre seguiva l’attacco. L’azione militare, aveva dichiarato Trump, era anche un messaggio all’Iran, che sostiene gli Houthi: “L’inferno si abbatterà su di voi come mai prima”, ha scritto il presidente Usa sui social.
L’Iran minaccia gli Usa
L’Iran ha protestato per l’azione militare Usa, parlando di una “violazione del diritto internazionale”, come ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei. “L’Iran risponderà a ogni attacco”, ha avvertito il comando delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
Perché la Russia sta con gli Houthi
Il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov ha esortato gli Stati Uniti a cessare gli attacchi contro gli Houthi, in una telefonata con il segretario di Stato americano Marco Rubio. Fin dal principio il Cremlino è stato dalla parte degli Houthi, per svariati motivi.
Prima di tutto c’è la storica alleanza con l’Iran, che sostiene gli Houthi. Russia e Iran hanno una partnership legata alla fornitura di droni che sono stati impiegati nella guerra in Ucraina, fra l’altro. Inoltre, l’asse anti-occidentale Houthi-Iran-Russia è utile a tutte le parti in causa.
La Russia ha sfruttato il caos nel Mar Rosso per espandere la propria influenza in quell’area strategica che collega il Mediterraneo all’Oceano Indiano.
Sostenere gli Houthi ha aiutato Mosca a distrarre l’Occidente, che ha dirottato risorse altrimenti utilizzate nella guerra in Ucraina.
Perché l’attacco di Trump
Donald Trump potrebbe avere deciso di attaccare gli Houthi per affrontare in maniera netta le tensioni nel Mar Rosso.
Ma, dato il coinvolgimento dei russi, potrebbe esserci anche un’altra motivazione: Trump potrebbe avere alzato l’asticella della tensione per fare pressione su Putin al fine di ottenere una maggiore apertura nei negoziati in Ucraina.
Fonte foto: ANSA