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Trump minaccia Putin sulla guerra in Ucraina: se non accetta la tregua ci saranno "conseguenze devastanti"

"Voglio arrivare alla pace", è l'avvertimento di Donald Trump a Vladimir Putin riguardo alle trattative per la tregua nel conflitto in Ucraina

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Il presidente americano Donald Trump è al centro della scena sulle trattative per raggiungere una tregua nel conflitto in Ucraina. L’inquilino della Casa Bianca, a tal proposito, ha avvertito il presidente russo Vladimir Putin di “conseguenze devastanti” se non accetta il cessate il fuoco.

La minaccia di Trump a Putin

Nonostante Trump continui ad assicurare di avere “ottimi rapporti con entrambe le parti” nel conflitto in Ucraina, il 12 marzo ha lanciato delle minacce alla Russia di conseguenze potenzialmente “devastanti” se non accetta il cessate il fuoco di 30 giorni, firmato dagli ucraini a Gedda.

“Ci sono cose che si possono fare che non sarebbero piacevoli da un punto di vista finanziario. Posso farle: sarebbe molto negativo per la Russia. Non voglio farle, perché voglio arrivare alla pace”, ha detto lasciando intendere che se Putin non dovesse accettare la tregua, gli Usa potrebbero imporre pesanti sanzioni al Paese.

Donald TrumpFonte foto: ANSA

Il presidente Usa Donald Trump

Intanto, dallo Studio Ovale, il presidente americano ha detto che i suoi inviati stavano “andando in Russia”. L’inviato speciale Steve Witkoff, che ha già incontrato Putin a febbraio, è arrivato a Mosca nella mattinata del 13 marzo. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, ha avuto una telefonata ieri con la sua controparte russa.

L’arrivo di Putin nel Kursk

L’11 marzo Putin si è fatto filmare al fronte, in mimetica, nel Kursk, accompagnato dal suo capo di stato maggiore Gerasimov che, davanti alla telecamera, ha detto: “Abbiamo liberato l’86% della regione”.

“Molto bene, andate avanti, il nemico deve lasciare completamente il nostro territorio”, è stata la risposta dello zar aggiungendo che “i soldati ucraini catturati in questa regione saranno trattati come terroristi in conformità alle nostre leggi”.

La mossa del presidente russo potrebbe essere letta come un’apertura al raggiungimento della tregua data la riconquista del Kursk.

Le richieste di Vladimir Putin

Secondo quanto riporta Reuters, la Russia ha presentato agli Usa un elenco di richieste per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra e ripristini le relazioni con Washington. Non sarebbe chiaro cosa esattamente Mosca abbia incluso nella sua lista.

Funzionari russi e americani ne avrebbero discusso nelle ultime tre settimane e descriverebbero le condizioni del Cremlino come ampie e simili alle richieste presentate in precedenza da Mosca, dalla mancata adesione di Kiev alla Nato, a un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina fino al riconoscimento della Crimea e di 4 regioni ucraine come russe.

I problemi per la tregua

Un documento pubblicato dal Washington Post mostrerebbe però delle difficoltà al raggiungimento di un accordo di pace. Nel testo si leggerebbe che Mosca dovrebbe indebolire la posizione Usa sull’Ucraina provocando divisioni tra l’amministrazione Trump, l’Europa e la Cina e che la pace sia impossibile prima del 2026.

Inoltre bisognerebbe insistere sul riconoscimento della sovranità russa sui territori conquistati in Ucraina, smantellare il governo di Kiev e creare una zona cuscinetto nel Nordest dell’Ucraina, al confine con le regioni russe di Bryansk e Belgorod, e una zona demilitarizzata nel Sud dell’Ucraina vicino alla Crimea.

Si dovrebbe poi proporre a Trump un accordo sui minerali russi e rifiutare i peacekeeper europei.

Cosa replica Mosca

Riguardo al documento citato dal Washington Post, il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ha risposto che il Cremlino “non è a conoscenza di queste raccomandazioni”, definendole “estremamente contraddittorie” e affermando che prima di esprimersi i russi aspettano di ricevere “informazioni dettagliate” dagli americani.

Peskov ha poi affermato che “ci sono stati colloqui a Gedda, al termine dei quali sia (il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike) Waltz che (il segretario di Stato americano Marco) Rubio hanno detto che le informazioni sarebbero state trasmesse alla Russia attraverso vari canali. Questo processo di trasmissione delle informazioni alla Russia è ora in atto”.

Il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov ha detto invece che la proposta di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia darebbe solo un po’ di respiro alle forze ucraine e ha aggiunto che il presidente russo Vladimir Putin darà “probabilmente” oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina.

La posizione di Zelensky

Intanto il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha ottenuto il ripristino degli aiuti militari. Il leader ora spera in “passi decisi” e ulteriori misure per “rafforzare l’Ucraina“, se la Russia rifiuta la tregua.

Al momento le garanzie di sicurezza, per Zelensky, possono essere discusse durante la tregua, ma ha affermato: “Non riconosceremo alcun territorio occupato dai russi… Questa è la più importante linea rossa”.

Donald Trump minaccia Putin Fonte foto: ANSA
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