"Andate all'inferno, Hitler aveva ragione": docente di H-Farm a Treviso contro gli ebrei, reazione del preside
Bufera per una frase contro gli ebrei postata sui social da una professoressa della scuola H-Farm in provincia di Treviso
Scoppia la bufera in provincia di Treviso per una frase antisemita pubblicata sui social da una professoressa di matematica della scuola H-Farm: “Hitler aveva ragione su di voi ebrei“. Lei, originaria del Libano, chiede scusa, il preside della scuola la sospende.
Il post contro gli ebrei della prof
La protagonista della vicenda, riportata dal Corriere del Veneto, si chiama Hanane Hammoud ed è una insegnante di matematica alla scuola superiore H-Farm di Roncade, in provincia di Treviso.
La professoressa ha postato sul suo profilo Instagram, tra le storie, un video sui bombardamenti israeliani su Gaza, accompagnato da questa frase: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”.
La prof insegna alla H-Farm di Roncade, in provincia di Treviso
Il video è rimasto online per poco tempo: lei stessa, accortasi della gravità di quanto scritto, lo ha cancellato dopo pochi minuti. Una studentessa però lo ha visto, l’ha salvato e l’ha mostrato ai genitori. Così quello screenshot ha fatto rapidamente il giro via chat delle famiglie degli altri studenti della scuola.
La professoressa chiede scusa
Come riporta il Corriere, nella mattina di giovedì 9 novembre la professoressa si è scusata con la scuola, gli studenti e le famiglie. Di fronte a colleghi e dirigenti scolastici la docente ha ammesso la pubblicazione di quel video.
E ha poi incontrato gli studenti per spiegare che quelle parole, subito cancellate, sono state “un grande errore“. L’insegnante avrebbe detto di aver scritto quelle parole contro gli ebrei in un momento di sconforto psicologico anche a causa della drammatica situazione in Medio Oriente e della guerra tra Israele e Hamas.
Una vicenda che ha profondamente turbato la docente, nata e cresciuta in Libano e con amici e parenti in Palestina.
Arriva la sospensione
Parole che sono state subito condannate dal preside della scuola: “I discorsi che incitano all’odio o che sminuiscono la sofferenza di individui o gruppi sono inaccettabili in qualsiasi circostanza”. E in particolare per una scuola come H-Farm, frequentata da studenti di varie nazionalità, “che difende valori internazionali di apertura mentale e tolleranza”.
Con una nota la dirigenza scolastica ha annunciato la sospensione della professoressa “dalle attività lavorative e assumerà tutte le misure necessarie per garantire il benessere della comunità scolastiche. Alla luce di quanto accaduto, la scuola continuerà ad investire su un programma di ‘restorative justice’ coinvolgendo tutta la sua comunità e cercando di cogliere da questo momento difficile, un’occasione di riflessione e crescita”.
“Abbiamo immediatamente cercato di ricostruire l’accaduto – racconta la dirigenza della scuola – chiedendo all’insegnante la veridicità della notizia che lei ha ammesso, rendendosi conto della gravità del fatto e abbiamo affrontato questa situazione con la massima attenzione e serietà da tutte le angolazioni che coinvolgono la nostra comunità educante”.