Willy, i verbali degli interrogatori: cosa incastra gli arrestati
Dagli interrogatori resi dai Bianchi e da Pincarelli in merito alla morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro non ci sarebbe stata alcuna rissa
Dagli interrogatori resi da Gabriele Bianchi, Marco Bianchi e Mario Pincarelli, in carcere con l’accusa di omicidio volontario, Willy Monteiro Duarte non sarebbe morto in seguito a un pestaggio. Ci sarebbe stata solo una spinta, nonostante i testimoni oculari (almeno quattro) indichino nei due fratelli gli assalitori. Alcune parti dei verbali, datati 8 settembre, sono state pubblicate dalla Repubblica.
Willy ucciso a Colleferro, l’interrogatorio di Gabriele Bianchi
“Lei ha precedenti penali? No. Forse sì”. Inizia così l’interrogatorio di garanzia del 26enne Gabriele Bianchi, il maggiore dei due fratelli, sospettato dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
Alla richiesta del giudice di ricostruire i fatti della notte in cui il 21enne è morto in strada, racconta che insieme al fratello e a Vittorio Tondinelli si era diretto al locale ‘Duedipicche‘, per poi allontanarsi con tre ragazze.
A un certo punto uno dei suoi amici gli telefona e gli chiede di tornare al locale: “Vediamo una rissa e ci dirigiamo verso la folla. Mentre cercavamo di capire, vedo Willy spostarsi come se fosse stato spinto. Accanto a lui c’era un ragazzo che gesticolava e io l’ho spinto per paura che colpisse mio fratello. Non ho visto chi ha spinto Willy“.
“Non ho avuto nessun contatto con Willy – aggiunge – l’ho solo visto cadere in ginocchio e poi a terra. Non ho visto che lo ha colpito”.
Per quel che riguarda invece il quarto arrestato (ai domiciliari), Francesco Belleggia, secondo Bianchi “ha partecipato alla discussione intervenendo. Non so come è caduto Willy, nemmeno lo ricordo. Dopo siamo andati via. Ho spinto l’amico di Willy, ma non lui: tutto è durato pochi secondi, non avevamo bevuto né assunto droga. Alla fine siamo tornati al locale di mio fratello ad Artena”.
Willy ucciso a Colleferro, il verbale di Marco Bianchi
Nella stessa giornata viene sentito anche il 24enne Marco Bianchi. Gli inquirenti gli chiedono perché siano tornati di gran fretta al Duedipicche, interrompendo – come dichiarato dai due fratelli – un rapporto sessuale con tre ragazze consumato vicino al cimitero.
Anche Marco Bianchi cita la telefonata di un amico “per aiutarlo a Colleferro. Ha chiamato mio fratello dicendo che alcuni ragazzi discutevano. Dopo 15 minuti arriviamo là e vediamo una folla. Ho spinto Willy perché stava discutendo in gruppo, è caduto ma poi si è alzato e sono andato via. L’ho spinto con le mani, non gli ho dato un calcio al torace. Non ho dato nessun colpo, Pincarelli e Belleggia non hanno dato colpi”.
Willy ucciso a Colleferro, il verbale di Mario Pincarelli
Quindi, il verbale di Mario Pincarelli. “Belleggia ha discusso con un ragazzo. Ero con lui e altre persone – racconta -. I fratelli Bianchi intervengono per un passaggio. Scendono dalla macchina, dicono di andare via. Io non ho nemmeno parlato con Willy”.
Secondo Pincarelli, dunque, “i Bianchi non hanno toccato nessuno. Io stavo cercando di mettere pace tra Belleggia e l’altro ragazzo. Dopo ci siamo visti ad Artena al locale di Alessandro, il fratello di Gabriele e Marco”.
Willy ucciso a Colleferro, il verbale di Francesco Belleggia
A minare la posizione degli altri tre arrestati, le parole di Francesco Belleggia, ai domiciliari.
Nel corso del suo interrogatorio, infatti, avrebbe raccontato nel dettaglio la sua verità: “Willy era a poca distanza da me e da un altro ragazzo di Colleferro con cui avevo avuto un diverbio. Arrivano i Bianchi, Marco sferra a Willy un calcio sul petto. Lui cade indietro sulla macchina. Gabriele si dirige verso l’amico di Willy e lo picchia. A quel punto è iniziata la rissa con pugni e calci, io cerco di scappare per paura”.
“Dicono che Pincarelli – aggiunge – abbia dato colpi a Willy mentre era a terra, ma io non li ho visti. So solo che Pincarelli era accanto a me, e dopo l’arrivo dei Bianchi è intervenuto nella rissa. Willy? Non c’entrava nulla”.
Willy ucciso a Colleferro, spunta una seconda fotografia
Un amico di Willy, però, la sera della morte del 21enne è riuscito a fotografare il suv nero dei fratelli Bianchi mentre si allontana da Colleferro.
I carabinieri, usando quello scatto, hanno arrestato i quattro accusati.
Secondo Repubblica, però, sarebbe spuntata una seconda fotografia, scattata alle 3:49 (Willy, a quell’ora, era su un’ambulanza. Una corsa inutile, arriverà all’ospedale già morto), in cui si vede il suv parcheggiato, con le portiere aperte, e due ragazze in minigonna che chiacchierano con i passeggeri.