Vladimir Putin sarebbe pronto a fermare la guerra tra Russia e Ucraina: il retroscena sulla pace dagli Usa
La guerra Russia-Ucraina si avvia verso la pace? Secondo un retroscena giornalistico, Vladimir Putin avrebbe contattato gli Usa per trattare
La guerra fra Russia e Ucraina potrebbe essere a una svolta: Vladimir Putin avrebbe fatto sapere agli Usa di essere disposto a negoziare la pace. Il contatto sarebbe avvenuto tramite canali non ufficiali, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.
- Putin apre alla pace con l'Ucraina?
- Ucraina nella Nato con l'ok di Putin?
- Nessuna conferma ufficiale
Putin apre alla pace con l’Ucraina?
L’agenzia ha citato due anonime fonti vicine al Cremlino, secondo le quali Putin sarebbe disposto a trattare anche per le future garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Il contatto sarebbe avvenuto nel mese di dicembre: alcune autorità russe avrebbero comunicato l’apertura ad alti funzionari americani tramite alcuni intermediari.
Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.
Ucraina nella Nato con l’ok di Putin?
Secondo le fonti di Bloomberg, c’è un punto sul quale Vladimir Putin è irremovibile: i territori conquistati dai russi negli ultimi anni non verranno restituiti all’Ucraina.
In cambio il capo del Cremlino sarebbe pronto ad accettare l’adesione dell’Ucraina alla Nato. La minaccia di adesione dell’Ucraina al blocco atlantico era una delle principali giustificazioni alla base dell’invasione russa, insieme alla cosiddetta “denazificazione”.
Nessuna conferma ufficiale
In mancanza di conferme, la rivelazione di Bloomberg ricade nell’ambito del retroscenismo. Adrienne Watson, rappresentante del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha dichiarato che l’organo da lei guidato “non è a conoscenza” di tali cambiamenti nella posizione russa.
Watson ha sottolineato che “quando e come negoziare con la Russia” sarà decisione dell’Ucraina.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato a Bloomberg che Putin si è più volte detto aperto ai colloqui di pace: “Siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi. E preferiremmo farlo con mezzi diplomatici. In caso contrario, l’operazione militare continuerà finché non li raggiungeremo”.
Il nodo della questione riguarda la nuova presunta apertura della Russia alla non-neutralità dell’Ucraina.
Per quanto riguarda le richieste territoriali russe, sono invece mesi che Putin ribadisce di essere disposto a una tregua e anche alla pace, ma solo a patto che i territori occupati vengano riconosciuti come facenti parte dello Stato russo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha sempre ribadito che la premessa della pace non può che essere il ritiro di tutte le truppe russe dai territori occupati e il riconoscimento dell’integrità territoriale e politica dell’Ucraina.
Intanto la Nato ha firmato un contratto da 1,2 miliardi di dollari per munizioni e proiettili di artiglieria che serviranno per ripristinare le scorte dell’Alleanza impegnata a sostenere l’Ucraina.
I 31 Paesi dell’Alleanza, più la Svezia, hanno poi stabilito una maxi-esercitazione che coinvolgerà 90.000 soldati.