Vicenza, si sveglia dal coma: il racconto del delitto
Paolo Zorzi è il testimone chiave dell'omicidio di Marianna Sandonà
Si è svegliato dal coma convinto di trovarsi ancora di fronte Luigi Segnini, 38 anni, l’uomo che lo ha aggredito e ha ucciso la sua amica, Marianna Sandonà, 43 anni. Si tratta di Paolo Zorzi, il 45enne padovano rimasto gravemente ferito lo scorso giugno a Montegaldella, nella provincia di Vicenza, mentre cercava di difendere la donna dal suo ex.
Dopo due interventi subiti e un mese in coma farmacologico Zorzi è stato dimesso dall’ospedale nella giornata di venerdì. Testimone chiave del delitto, è stato subito sentito dai carabinieri. Agli inquirenti, riporta il Corriere della Sera, ha ricostruito quel drammatico pomeriggio, quando aveva accompagnato l’amica all’ultimo incontro con il suo ex convivente, a trasloco concluso. Era stata la stessa 43enne a chiedergli di essere presente, per fare da testimone e aiutarla.
“È sceso dall’auto con il coltello, gridando come un pazzo”, ha detto Zorzi. L’uomo ha anche ricordato con esattezza la lista stilata da Marianna Sandonà con gli oggetti da restituire a Segnini. Lo stesso pezzo di carta che l’uomo ha trafitto con il coltello prima di scagliarsi contro i due.
Al vaglio degli inquirenti, oltre al racconto di Zorzi e di altri testimoni, ci sono anche i telefonini della donna e del suo carnefice. L’ipotesi è che la donna possa aver registrato il colloquio con il suo ex e gli ultimi minuti di vita.