Veto della Russia alla proposta di Usa e Giappone contro le armi nucleari nello spazio, si astiene la Cina
Arriva il veto della Russia per la risoluzione contro la presenza di armi nucleari nello spazio presentata dagli Usa
Nei mesi scorsi, gli Stati Uniti avevano allertato gli alleati su un possibile dispiegamento di armi nucleari nello spazio da parte della Russia. Per bloccare l’espansione di testate nello spazio extra-atmosferico, gli Usa hanno proposto una risoluzione, di cui si è fatto firmatario anche il Giappone. Ma sulla proposta arriva il veto di Mosca.
Il veto dalla Russia alle Nazioni Uniti
La bozza di risoluzione elaborata da Usa e Giappone intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico”.
Con l’obiettivo ultimo di “riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”.
Minaccia di armi nucleari russe nello spazio
Ma la proposta non è passata: la Russia ha infatti posto il suo veto sulla questione.
Il testo ha ottenuto 13 voti a favore e l’astensione da parte della Cina durante le votazioni tenutesi nella sede delle Nazioni Unite di New York.
Si parla di armi nucleari nello spazio
È stato il deputato repubblicano dell’Ohio e Presidente della House Intelligence Committee, Michael R. Turner, il primo a parlare di armi nucleari nello spazio.
Lo ha fatto a febbraio 2024, informando il Congresso degli Stati Uniti – che ha a sua volta allertato gli alleati europei – di una imminente minaccia alla sicurezza nazionale proveniente dalla Federazione Russia.
L’allarme di Turner riguarderebbe lo sviluppo di un nuovo ordigno nucleare spaziale russo da attivare nell’orbita bassa terrestre.
Un’arma capace di distruggere le comunicazioni civili, le tecnologie di sorveglianza dallo spazio e le operazioni militari di comando e di controllo attive nella fascia orbitale compresa tra i 300 e i 1000km.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, secondo le valutazioni Usa, Mosca non avrebbe davvero intenzione di dispiegare un’arma orbitale.
Ma il rischio di un incidente e di una esplosione nucleare nello spazio, con i conseguenti seri problemi ai sistemi di comunicazione, ha convinto la Casa Bianca a trattare il tema al G7 dei ministri degli Esteri.
Il Trattato del 1967
Il dispiegamento di armi nucleari in orbita violerebbe il Trattato sullo spazio extra-atmosferico firmato da Usa e dall’allora Unione Sovietica nel 1967.
Non sarebbe tuttavia la prima volta che il leader russo Vladimir Putin viene meno ad accordi sugli armamenti risalenti alla Guerra Fredda.
La questione è stata comunque smentita dal Cremlino. “È un altro stratagemma della Casa Bianca per tentare, con le buone o con le cattive, di spingere il Congresso ad approvare gli aiuti a Kiev”, sono le parole del portavoce Dmitri Peskov.
“Se gli Usa fanno qualsiasi tipo di affermazione, dovrebbero accompagnarla con prove”, ha aggiunto il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov.
Dopo l’allarme di Turner è la stessa Casa Bianca a fare un passo indietro: “Non c’è una minaccia attiva e immediata” ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.