Ventilatori donati all’Italia avrebbero causato 6 morti in Russia
In Russia è stato sospeso l'uso dei ventilatori Aventa-M, dello stesso modello di quelli donati da Mosca all'Italia
I ventilatori Aventa-M, il cui utilizzo è stato sospeso oggi dal Servizio federale russo di sorveglianza sanitaria (Roszdravnadzor) dopo che, come riporta il ‘Corriere della Sera’, avrebbero provocato la morte di 6 persone a Mosca e San Pietroburgo dopo essere andati a fuoco a causa di un surriscaldamento, sono dello stesso modello donato dalla Russia all’Italia, come parte degli aiuti decisi dal Cremlino nell’ambito dell’emergenza coronavirus.
A proposito degli incendi, un funzionario del governo russo, Aleksej Anikin, ha detto: “La causa dell’incidente potrebbe essere il surriscaldamento degli apparati di ventilazione polmonari Aventa-M”.
Come riporta ‘Ansa’, il Roszdravnadzor ha evidenziato che i modelli ‘incriminati’ sono quelli prodotti in Russia dopo il primo aprile.
Stando a fonti ben informate vicine al dossier, circa “il 30%” della partita da 90 macchine donate dalla Russia all’Italia rientrerebbe in quella categoria.
I ventilatori in questione non sarebbero stati ancora distribuiti negli ospedali italiani.
Secondo quanto riferito da ‘Interfax’, anche le macchine fornite dalla Russia agli Usa sono degli Aventa-M.
Gli Stati Uniti d’America hanno sospeso il loro utilizzo subito dopo la notizia degli incendi avvenuti a Mosca e San Pietroburgo.
