Vaiolo delle scimmie, due nuovi casi: le regole del ministero della Salute per limitare i contagi
Gli esperti della Sanità fanno il punto sui casi di Monkeypox e forniscono le indicazioni per i positivi e contatti stretti
Con una circolare diffusa oggi il ministero della Salute dà indicazioni sul trattamento sanitario da applicare ai contagiati da vaiolo delle scimmie e stabilisce le procedure per limitare la trasmissione del virus. Isolare il paziente, se possibile anche nella sua abitazione, sorvegliare i contatti stretti, proteggere il personale sanitario e valutarne la vaccinazione, stop alle donazioni di sangue di casi asintomatici: queste alcune delle raccomandazioni contenute nel testo mentre i casi di ‘Monkeypox’ in Italia salgono a otto dopo due nuovi positivi registrati in Lombardia.
Vaiolo delle scimmie, la circolare: possibile trasmissione a animali domestici
La circolare a firma del direttore della prevenzione Gianni Rezza, inviato ad assessorati della sanità, comuni, associazione scientifiche, ordine dei medici, riporta l’aggiornamento sulla “situazione epidemiologica e le indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi” di vaiolo delle scimmie.
Nel documento dove viene fatto il punto sui casi di ‘Monkeypox‘ registrati in Europa, che sono arrivati finora a 68, con almeno 42 pazienti in corso di valutazione e otto in Italia, si legge che il virus potrebbe essere trasmesso dall’uomo anche agli animali domestici.
“Attualmente si conosce poco sull’idoneità delle specie animali europee peri-domestiche (mammiferi) a fungere da ospite per il virus del vaiolo delle scimmie. Tuttavia si sospetta che i roditori, e in particolare le specie della famiglia degli Sciuridae (scoiattoli), siano ospiti idonei, più dell’uomo, e la trasmissione dall’uomo agli animali (da compagnia) è quindi teoricamente possibile”, si legge nella circolare.
Vaiolo delle scimmie, la circolare del ministero della Salute
Il ministero della Salute considera un caso sospetto di vaiolo delle scimmie “una persona di qualsiasi età che presenta un’eruzione cutanea acuta da causa sconosciuta in un Paese” dove la malattia non è endemica.
Di fronte a un quadro sintomatico come mal di testa, febbre sopra ai 38,5 gradi, gonfiore dei linfonodi, mialgia, mal di schiena, astenia, non è necessario attendere le analisi di laboratorio e il caso sospetto deve essere posto in isolamento.
Vaiolo delle scimmie, le regole per i contatti stretti
Secondo quanto previsto dalla circolare firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, anche i contatti dei positivi di vaiolo delle scimmie devono essere posti in quarantena per 21 giorni.
“I contatti – si legge nel documento – devono essere monitorati almeno quotidianamente per l’insorgenza di segni/sintomi riferibili a monkeypox per un periodo di 21 giorni dall’ultimo contatto con un paziente o con i suoi materiali contaminati durante il periodo infettivo. Segni/sintomi includono mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, mialgia, mal di schiena, eruzione cutanea e linfoadenopatia. I contatti devono monitorare la loro temperatura due volte al giorno”.
Durante questo periodo “devono evitare contatti con persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni“.
Il tracciamento dei contatti, si sottolinea, “permette la rapida identificazione di nuovi casi, di interrompere la trasmissione del virus e contenere l’epidemia. Permette inoltre di identificare precocemente e gestire eventuali contatti a rischio più elevato di sviluppare una malattia grave”.
Nella ricerca dei contatti, si precisa nel documento, “vanno considerati diversi contesti, tra cui famiglia, posto di lavoro, scuola/asilo nido, contatti sessuali, assistenza sanitaria, trasporti, sport, incontri sociali e qualsiasi altra interazione ricordata. Gli elenchi delle presenze, le liste passeggeri eccetera possono essere ulteriormente utilizzati per identificare i contatti”.
Tra le indicazioni fornite gli esperti della Sanità scrivono che per estrema cautela i contatti dei positivi non devono “donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno, sperma mentre sono sotto sorveglianza”.
Vaiolo delle scimmie, due nuovi casi in Lombardia
In Italia salgono a otto i casi di vaiolo delle scimmie dopo i due nuovi casi registrati in Lombardia, il terzo nella regione, comunicati oggi. Il primo paziente è stato diagnosticato positivo dal S. Raffaele di Milano con il supporto dell’Asst Sacco, il secondo dall’ospedale di Verona.
Entrambi i pazienti sarebbero collegati a cluster internazionali e sono ora in isolamento presso il loro domicilio, sotto osservazione e in condizioni stabili non preoccupanti.
Il ceppo non è autoctono, ma arriva dall’estero e potrebbe essere correlato ai focolai che si stanno registrano in altri Paesi d’Europa come Germania, Portogallo e Spagna (Canarie). Come da procedura, è stato subito attivato il contact tracing e si stanno ricostruendo eventuali contatti stretti, di cui al momento non è noto il numero