Riso basmati Gold Star ritirato dai supermercati per troppi pesticidi: il richiamo del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha ritirato le confezioni di una nota marca di riso basmati dai supermercati per rischio chimico
Rischio chimico. L’allarme per la possibile presenza di pesticidi oltre i limiti di legge coinvolge un noto brand di riso basmati, Gold Star. Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati.
- Qual è il lotto con i pesticidi oltre i limiti di legge
- Cosa fare se si è acquistato il riso Gold Star
- Perché i pesticidi oltre i limiti di legge sono pericolosi
Qual è il lotto con i pesticidi oltre i limiti di legge
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di riso basmati – la denominazione alla vendita è Gold Star – considerato a rischio chimico, giovedì 14 novembre 2024: si è riscontrata la presenza di pesticidi oltre il limite di legge.
Quello che si sa è che il riso è stato prodotto dall’azienda Sarwar Cheema & Sons e che lo stabilimento è in Pakistan.
Il riso basmati ritirato dal Ministero della Salute
Coinvolti i lotti con scadenza fissata al 13 giugno 2026.
Le confezioni sono di 1 kg ciascuna.
Cosa fare se si è acquistato il riso Gold Star
Se avete acquistato una confezione del lotto ritirato, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
L’invito è di restituirlo nel punto vendita in è stato effettuato l’acquisto: il costo sarà rimborsato anche in assenza dello scontrino. Oppure sarà proposta una sostituzione.
Perché i pesticidi oltre i limiti di legge sono pericolosi
Secondo il Wwf, i pesticidi utilizzati su larga scala in agricoltura sono rischiosi:
“Numerosi studi dimostrano in maniera impressionante che l’effetto dei pesticidi non si limita affatto agli organismi bersaglio, cioè a determinate malattie o ai parassiti. Al contrario, le sostanze tossiche lasciano tracce con effetti devastanti in tutto l’ecosistema (…). Anche gli insetti soffrono dell’esposizione cronica a questi veleni. Le cifre rivelano una situazione allarmante: le popolazioni di api, farfalle e cicale sono in forte declino in tutta Europa. La causa principale è l’uso eccessivo di insetticidi. Anche gli organismi del suolo come i lombrichi o la flora fungina e batterica dei terreni sono fortemente compromessi dall’uso dei pesticidi, che rappresentano quindi una minaccia all’esistenza dei nostri ecosistemi e della biodiversità“.
Un pericolo anche per l’uomo, dato che “vento e condizioni atmosferiche fanno sì che i pesticidi e i loro residui possano essere rilevati anche lontano dai campi e dai prati”, oltre lasciare “tracce anche sul nostro cibo. Su quasi tutti i tipi di frutta e verdura è possibile rilevare un gran numero di residui tossici e, in particolare, i prodotti importati da regioni senza regolamentazione in materia presentano concentrazioni molto superiori” ai limiti di legge.
Secondo Fondazione Valter Longo, i pesticidi negli alimenti aumenterebbero il rischio di:
- cancro a fegato, pancreas, vescica, prostata, cervello, ossa
- leucemia
- Alzheimer
- Parkinson
- asma
- disfunzione del sistema endocrino
- fertilità
- malformazione congenite
- problemi di sviluppo
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