Vaccino Covid, gli effetti sul latte materno: nuova scoperta
Analizzato il latte materno di 7 donne vaccinate con Pfizer e Moderna: l'ultima scoperta degli scienziati
Mentre continua la campagna vaccinale in Italia, con l’apertura delle somministrazioni anche per gli adolescenti, sono in molti a chiedersi se i bambini più piccoli sono protetti oppure no dal coronavirus. I neonati, infatti, assimilano dal latte materno non solo le sostanze nutritive ma anche gli anticorpi e i ricercatori si sono chiesti cosa succede con la protezione fornita dai vaccini anti Covid. Il vaccino passa attraverso il latte materno?
I ricercatori della University of California San Francisco, come riportato dalla rivista “Jama Pediatrics”, hanno analizzato il latte materno di 7 donne dopo che è stato loro somministrato il vaccino. Dalle analisi non è stata trovata traccia del prodotto scudo, ovvero i vaccini a Rna messaggero non sono stati rilevati.
La ricerca, quindi, ha rassicurato sulla sicurezza del vaccino in allattamento e, come hanno osservato gli esperti, potrebbe contribuire a “dissipare le preoccupazioni” di chi sceglie di interrompere le poppate al proprio bambino proprio per il timore che il vaccino possa alterare il latte.
Nello studio in questione sono stati presi in esame i vaccini Pfizer e Moderna, entrambi contenenti mRna. C’è poco rischio, hanno rilevato, che le nanoparticelle del vaccino o l’mRna entrino nel tessuto mammario o vengano trasferiti nel latte.
“I nostri risultati – ha commentato l’autrice Stephanie L. Gaw (Ucsf) – rafforzano le attuali raccomandazioni secondo cui questi vaccini sono sicuri durante l’allattamento”. Secondo l’autore principale Yarden Golan, “non abbiamo rilevato l’mRna associato al vaccino in nessuno dei campioni di latte testati. Ciò fornisce una prova sperimentale” a conferma di quanto già indicato.
Condotto da dicembre 2020 a febbraio 2021, lo studio ha preso in esame donne con un’età media di 37,8 anni, mentre i loro figli avevano un’età compresa tra un mese e tre anni. Ora, hanno concluso i ricercatori, sono necessari ulteriori dati clinici da popolazioni più ampie per stimare meglio l’effetto dei vaccini sui neonati che ricevono il latte dal seno materno.