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Vaccini, Ema conferma rari casi di miocardite con Pfizer e Moderna

Gli esperti dell'Ema, nell'ultimo report del comitato di farmacovigilanza, hanno aggiornato i bugiardini dei vaccini contro il Covid-19

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Casi molto rari” di miocardite e pericardite possono verificarsi a seguito della vaccinazione con i preparati anti-Covid di Pfizer e Moderna. Lo hanno comunicato gli esperti del PRAC, il comitato di farmacovigilanza dell’Ema, i quali hanno riconosciuto la possibilità di un legame tra infiammazione cardiaca e vaccini a mRna raccomandando quindi l’aggiornamento dei relativi bugiardini con “miocardite e la pericardite come nuovi effetti collaterali”.

Vaccini, Ema conferma rari casi miocardite con Pfizer e Moderna: i bugiardini

Si tratta, come ha ricordato la stessa Ema, di “condizioni infiammatorie del cuore. I sintomi possono variare, ma spesso comprendono mancanza di respiro, battito cardiaco accelerato che può essere irregolare (palpitazioni) e dolore toracico”.

L’ipotesi era stata presa in esame dopo le segnalazioni di diversi eventi avversi arrivate all’Agenzia europea del farmaco: il PRAC ha, infatti, spiegato di essere arrivato a questa conclusione dopo aver analizzato “tutte le evidenze attualmente disponibili”, inclusa “una revisione approfondita di 145 casi di miocardite” registrati “nello Spazio economico europeo (See) tra persone che hanno ricevuto Comirnaty e 19 casi tra persone che hanno ricevuto Spikevax”.

Il Comitato ha inoltre preso in considerazione “le segnalazioni di 138 casi di pericardite in seguito all’uso di Comirnaty e di 19 casi in dopo Spikevax” i preparati rispettivamente di Pfizer e Moderna.

L’Ema ha comunque voluto ribadire ancora una volta nel comunicato che “i benefici di tutti i vaccini anti-Covid autorizzati continuano a superare i rischi, poiché le prove scientifiche dimostrano che riducono i decessi e i ricoveri ospedalieri dovuti alla malattia”.

Vaccini Covid, Ema: aggiornati i bugiardini anche di AstraZeneca e J&J

In seguito al report del comitato di farmacovigilanza anche i bugiardini dei vaccini contro il Covid-19 di AstraZeneca e Johnson&Johnson saranno aggiornati con altri effetti collaterali.

Nelle informazioni di prodotto di Vaxzevria in particolare il PRAC ha deciso di inserire come avvertenza la sindrome di Guillain-Barré (Gbs) “un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi e può provocare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà a camminare”, nonostante, spiegano gli esperti, al momento le informazioni disponibili non confermino né escludano un possibile legame tra la somministrazione e la Gbs.

Una novità riguarda anche il foglietto illustrativo del vaccino Janssen di J&J: l’Agenzia europea del farmaco Ema ne sconsiglia l’uso in persone con storia di sindrome da perdita capillare.

Una “condizione molto rara e grave – ricordano gli esperti – che provoca perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, con conseguente gonfiore principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, ispessimento del sangue e bassi livelli ematici di albumina”.

Il Prac dell’Ema ha esaminato “3 casi di sindrome da perdita capillare in persone che avevano ricevuto il vaccino Janssen, che si sono verificati entro 2 giorni dalla vaccinazione – precisa l’agenzia – Una delle persone colpite aveva una storia di sindrome da perdita capillare e 2 successivamente sono morte”

Covid, quali vaccini proteggono di più dalla variante Delta Fonte foto: ANSA
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