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Marco Travaglio attacca Beppe Grillo e gli manda un “vaffanc…”: accuse pesantissime, il duro sfogo

L'arma più potente di Beppe Grillo, il "vaffa", questa volta gli si è ritorta contro nell'editoriale di fuoco di Marco Travaglio

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Chi di vaffa ferisce, di vaffa perisce: Marco Travaglio ha liquidato con un sonoro “vaffanc…” Beppe Grillo, reo di non avere accettato l’esito del voto degli iscritti del M5S che si sono espressi per sopprimere la figura del garante, da sette anni incarnata dal comico genovese. Grillo, che per il suo ruolo percepisce 300.000 euro l’anno, ha richiesto una nuova votazione, concessagli da Giuseppe Conte, ma ha anche invitato gli iscritti a far mancare il quorum.

Travaglio VS Grillo

Da tempo il direttore de Il Fatto Quotidiano ha sposato la linea di Conte, capo politico del M5S in rotta con il fondatore Grillo. L’ultimo anatema, con il quale si perfeziona il grillicidio di Travaglio, è stato scagliato con un editoriale di fuoco.

Travaglio ha così mandato un vaffa a “quel comico che aveva un blog” e “che predicava la politica senza soldi” per poi farsi pagare profumatamente.

Beppe Grillo e Marco Travaglio Fonte foto: ANSA

Beppe Grillo e Marco Travaglio

Grillo, accusa Travaglio, “ha scambiato Draghi – il banchiere, il privatizzatore, l’Anticristo! – per un grillino supremo” facendo un’inversione a U sugli ideali professati fino a poco prima.

Poi alla guida del Movimento 5 Stelle ha chiamato Giuseppe Conte, il quale “ha lavorato gratis un anno e mezzo facendosi un c*lo così, ma l’altro ha cominciato a fargli la guerra, poi s’è fatto dare 300.000 euro l’anno per la comunicazione senza comunicare un caz*o”.

E non è tutto: nel M5S, accusa ancora Travaglio, Grillo “ha talmente rotto i cogli**i che due iscritti su tre l’hanno abolito. E lui ha fatto ripetere il voto: non gli basta un vaffanc*lo, ne vuole due!”.

Poi Travaglio punta il dito contro l’atteggiamento di Grillo: “Chiede di rivotare e poi invita a non rivotare! Ma allora, belìn, ma che caz*o vuoi rivotare a fare?”.

Sono ormai lontani i tempi delle campagne contro Berlusconi, quando fra Travaglio e Grillo c’erano perfetta sintonia e unità d’intenti immortalate in foto dai sorrisi smaglianti.

Grillo VS Grillo

Travaglio è noto per la sua memoria e per il suo archivio. Il giornalista ha messo Grillo di fronte alle sue stesse parole scritte l’8 giugno 2011, quando appoggiava i referendum contro la privatizzazione dell’acqua, il nucleare e il legittimo impedimento.

“Il quorum – scriveva Grillo – è un furto di democrazia, un modo per fottere il cittadino. È inammissibile invitare la gente a non votare, chi lo fa andrebbe denunciato…”

La logica conclusione, per Travaglio, è che adesso Grillo si denunci e si mandi “affanc*lo da solo”. “Dai, diamogli una mano. Tutti insieme al mio via: tre, due, uno, vaffanc*lo!”, è la conclusione dell’editoriale.

Le accuse di Travaglio durante Otto e mezzo

Si tratta della seconda bordata a stretto giro di Travaglio contro Grillo, dopo le accuse espresse in una recente puntata di Otto e mezzo su La7 (“Grillo è un bambino che porta via la palla”).

Marco Travaglio Beppe Grillo Fonte foto: IPA/ANSA
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