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Uomo muore punto da calabrone a Spilimbergo vicino Pordenone: l'ultima telefonata al figlio prima della fine

Uomo punto da calabrone in provincia di Pordenone va in shock anafilattico e muore. Prima di spirare l'ultima telefonata al figlio: "Ora mi passa"

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Si trovava nel soggiorno di casa sua quando un calabrone è entrato dalla finestra e lo ha punto. L’uomo non si è subito reso conto di correre un pericolo mortale e ha anche avuto il tempo di telefonare al figlio per raccontargli quanto avvenuto, rassicurandolo.

Uomo ucciso da un calabrone a Spilimbergo

Si chiamava Gilberto Trambaiollo, aveva 75 anni ed era molto noto a Spilimbergo, comune del Friuli-Venezia Giulia in provincia di Pordenone.

Trambaiollo in passato aveva infatti ricoperto il ruolo di assessore nella giunta comunale del paese.

Uomo ucciso da calabrone vicino PordenoneFonte foto: Tuttocittà.it
Spilimbergo è un comune di circa 12mila abitanti in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia.

Dopo la puntura l’anziano ha preso il telefono e ha chiamato il figlio che in quel momento si trovava a Udine.

“Ora mi passa”, gli avrebbe detto. Poco dopo, però, è sopraggiunto lo shock anafilattico e il cuore dell’uomo si è fermato. Gilberto Trambaiollo si è accasciato sul divano.

I vigili del fuoco hanno usato un’autoscala calandosi dalla finestra della soffitta, rimasta aperta.

Quando il personale sanitario è riuscito a raggiungere il salotto di casa Trambaiollo per l’uomo non c’era più nulla da fare.

Dopo una rapida indagine i carabinieri hanno escluso responsabilità di terzi.

Donna uccisa da un calabrone a Latina

Non è purtroppo la prima volta che una persona viene uccisa da un calabrone mentre si trova in casa.

Fra i casi più recenti c’è quello avvenuto nell’agosto 2022 quando un’anziana è morta a Latina, uccisa da un calabrone mentre stendeva il bucato.

Shock anafilattico: cosa fare

Oltre al calabrone europeo in Italia ha preso piede la vespa orientalis.

Dopo una puntura di calabrone, o di altro insetto, in alcune persone con allergie gravi possono verificarsi reazioni estreme come lo shock anafilattico, una condizione che rappresenta una minaccia per la vita.

L’Istituto superiore di sanità spiega che lo shock anafilattico richiede “un pronto soccorso medico”.

Il trattamento, sia che si tratti di adulti che di bambini, è a base di adrenalina.

Altri trattamenti terapeutici, spiega l’Iss, “includono l’uso di antistaminici“.

I soggetti a rischio dovrebbero portare con sé dispositivi per l’auto-iniezione intramuscolo per auto-somministrazioni in caso di pericolo.

La somministrazione immediata di adrenalina per via intramuscolare è un intervento salvavita.

Potrebbero essere necessarie “dosi ripetute in associazione con altri farmaci”.

Dopo la somministrazione della auto-iniezione è necessario recarsi immediatamente in ospedale. Una volta dimessi, i pazienti vanno monitorati fino a 48 ore.

Uomo ucciso da calabrone vicino Pordenone Fonte foto: 123RF - social
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