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Moda italiana nel mirino "antirazzista"? Ora tocca a Prada

Dopo Dolce e Gabbana in Cina, adesso è Prada "all'indice" negli Stati Uniti per tre pupazzetti esposti in un negozio

Di: ASKANEWS | Pubblicato il:

Una nuova accusa di razzismo piove sulla testa di una casa di moda italiana. Dopo il caso di Dolce e Gabbana in Cina, stavolta è Prada a finire nel vespaio delle polemiche negli Stati Uniti. Chinyere Ezie, un’attivista dell’organizzazione no-profit Center for Constitutional Rights, ha visto in un accessorio della collezione Pradamalia, un pupazzetto a forma di scimmia da agganciare a borse e portafogli esposto nel negozio Prada di Manhattan, una palese manifestazione di razzismo nei confronti delle persone di colore: secondo lei, ricordavano la deprecabile usanza del blackface, cioè l’abitudine dei ragazzini bianchi americani di travestirsi da neri per Halloween.

Bufera mediatica contro Prada

“Vedere quell’immagine – ha sentenziato la donna sui social media – mi ha fatto infuriare. La storia non può continuare a ripetersi. L’America nera merita di meglio”. L’accusa è presto rimbalzata anche su alcuni media tradizionali, che hanno rilanciato la storia e così Prada ha deciso di rimuovere quei pupazzetti e si è dovuta scusare.

La difesa di Prada

“I Pradamalia – ha spiegato la casa italiana – sono oggetti di fantasia composti da elementi delle creazioni di Prada. Sono creature immaginarie che non intendono avere alcun riferimento al mondo reale a certamente non alle persone di colore. Il gruppo Prada non ha mai avuto l’intenzione di offendere nessuno e aborrisce tutte le forme di razzismo e le immagini razziste”.

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