La previsione di Renzi sulla durata del governo gialloverde
Secondo Matteo Renzi il governo potrebbe cadere già prima delle elezioni europee di maggio
La previsione di Matteo Renzi sulla durata del governo gialloverde. Intervistato dal quotidiano La Stampa, l’ex premier ed ex segretario del Pd ha dichiarato: “Se mi si chiede quale potrebbe essere la novità del 2019 dico che prima del previsto, nei primi mesi del 2019 e prima delle elezioni Europee, potrebbe maturare la rottura nel governo”. Secondo Renzi, “i passaggi sono diventati stretti. Sulla Tav Salvini non può perdere la faccia e non può perderla neppure Di Maio, dopo aver ‘ingoiato’ Tap, terzo valico, Ilva. Si è capito che non possono fare il reddito di cittadinanza come lo avevano immaginato i Cinque stelle. Il ‘presentismo’ paga nell’immediato, alla lunga stanca. La crescita purtroppo sarà più bassa del previsto. Quelle sul tagliando e sul rimpasto non mi sembrano voci dal sen fuggite. Ma non si andrà ad elezioni anticipate, i peones non mollano la poltrona”.
Il giudizio di Renzi sui primi 8 mesi di governo
La cosa “più impressionante” in questi primi 8 mesi di governo è – ha proseguito Renzi – “lo sdoganamento concettuale del lavoro in nero e più in generale dei furbetti”. “Non soltanto nelle vicende imprenditoriali del vicepremier e in quelle private del presidente della Camera, ma nella legge di bilancio ci sono tanti messaggi al mondo che è abituato ad arrangiarsi: il reddito, i due condoni”, ha insistito Renzi. “Sembrava che la loro constituency fosse quella della onestà. Il messaggio è un altro: vivere onestamente è inutile”.
Il giudizio di Renzi sulla manovra del governo gialloverde
Con la manovra approvata in Parlamento, è poi il ragionamento di Renzi, “sono aumentate le tasse“. “Per mandare in pensione qualcuno, si tagliano e si congelano le pensioni a molte più persone. Per dare un sussidio ai disoccupati del Sud, hanno rinunciato alle assunzioni nella Pa, che nel Mezzogiorno avrebbero potuto svolgere un ruolo più efficace. Il mio timore è che stiamo andando incontro al temporale, ad un peggioramento dell`economia, senza ombrello. Naturalmente spero di sbagliarmi”, ha sottolineato l’ex leader del Pd, che sulla possibilità di una caduta del governo commenta: “Siamo alla crisi, non del settimo anno ma del settimo mese. L`eventuale dopo Conte? Tutto è possibile: dal governo tecnico ai ribaltoni. Sono capaci di votare di tutto pur di non andare ad elezioni”.
