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Stato-mafia, l'aut aut a Berlusconi. Le parole di Di Pietro

Silvio Berlusconi sarà ascoltato nel processo d'appello sulla trattativa Stato-mafia come testimone assistito

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Silvio Berlusconi sarà ascoltato nel processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia come testimone assistito, una condizione che gli dà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere su circostanze che potrebbero riguardare la sua posizione. Ma qualora il leader di Forza Italia decidesse di rispondere, dovrà dire la verità.

Questa è la decisione della Corte di assise di appello di Palermo, che ha convocato Berlusconi, accompagnato dai suoi legali, all’udienza che si terrà l’11 novembre.

Nei giorni scorsi, come riporta Repubblica, gli avvocati del Cavaliere Niccolò Ghedini e Franco Coppi avevano depositato un certificato rilasciato dalla procura di Firenze, con cui è scritto che Berlusconi è indagato per le stragi del 1993.

I giudici di Palermo hanno confermato che sarà un testimone assistito, e potrà non rispondere. Su quest’argomento Berlusconi non si è mai espresso. La convocazione è fissata per l’11 novembre, alle ore 10,30, all’aula bunker dell’Ucciardone.

Statp-mafia, le dichiarazioni di Di Pietro

Antonio Di Pietro, ex pubblico ministero di “Mani Pulite”, ha dichiarato: “Con i dottori Falcone e Borsellino ho avuto rapporti di lavoro all’epoca in cui ero sostituto procuratore a Milano, non posso dire di essere stato loro amico, ma ci incontravamo”.

Poi ha ripercorso gli episodi del 1992: “Dopo l’arresto di Mario Chiesa c’era bisogno di fare alcune rogatorie in Svizzera. Volevamo trovare la provvista per le tangenti. Falcone era direttore degli affari penali del ministro della Giustizia: mi fece da insegnante in una materia di cui sapevo poco, mi mise anche in contatto con la collega svizzera Carla Del Ponte”.

Di Pietro ha concluso: “Falcone mi disse: ‘Guarda negli appalti in Sicilia’. Il giorno del funerale di Falcone, ne parlai con Borsellino. Che mi sussurrò: ‘Bisogna fare presto’. Era un riferimento a coordinare le indagini sul territorio nazionale”.

berlusconi Fonte foto: ANSA
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