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Spinazzola, allo stadio con la bomba carta nello zaino: arrestato 20enne, l'ordigno poteva essere letale

Un 20enne è stato fermato in possesso di una bomba carta potenzialmente letale: scatta l'arresto, cosa rischia

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Un giovane di 20 anni è stato arrestato dai carabinieri di Spinazzola, in provincia di Barletta-Andria-Trani, dopo essere stato scoperto in possesso di un ordigno esplosivo nello zainetto. Il ragazzo, secondo quanto riferito dai media locali, stava andando allo stadio per vedere un match di Prima Categoria e portava con sé una pericolosissima bomba carta.

Bomba carta nello zaino, arrestato 20enne

Si stava recando allo stadio per assistere al match tra Sporting Lavello e Osfn Genzano, gara valida per il campionato di Prima Categoria Lucana, ma le sue intenzioni erano tutt’altro che pacifiche. Il giovane, infatti, è stato fermato a un controllo prima della partita e all’interno dello zaino è stato trovato un ordigno rudimentale dall’elevata pericolosità.

Il 20enne, davanti agli uomini del comando Compagnia di Andria, non ha potuto negare l’evidenza ed è finito in manette. L’arresto è scattato nel pomeriggio di sabato 18 febbraio 2023, poche ore prima dell’inizio del match al quale il giovane si stava recando.

Ordigno letale, le rilevazioni dei carabinieri

Sul posto sono intervenuti gli Artificieri/Antisabotaggio della quinta sezione del Nucleo Investigativo-Reparto Operativo di Bari ed è stata eseguita un’accurata valutazione dell’ordigno rudimentale. La bomba carta aveva una base a forma cilindrica, rigida e dal peso di 42 grammi.

Secondo le prime rilevazioni, l’ordigno risultava essere letale, non solo per il quantitativo di materiale esplodente in esso contenuto, ma anche per l’involucro in plastica che, al momento dell’esplosione, avrebbe generato delle schegge altamente pericolose.

L’accusa e l’arresto

Il 20enne è stato quindi arrestato ed è accusato di porto e detenzione di materiale esplodente. Trasferito in carcere su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Trani, il gip ha poi convalidato l’arresto, disponendo l’applicazione nei suoi confronti della custodia cautelare.

Il provvedimento, ancora nella fase preliminare d’indagine, non è ancora definitivo e l’eventuale colpevolezza dell’arrestato dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti. Secondo quanto previsto dall’articolo 435 del codice penale il giovane rischia da uno a cinque anni di reclusione.

carabinieri-3 Fonte foto: ANSA
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