Speronati dopo la discoteca, il dolore del papà di Luca

Il papà di Luca Carissimi, il giovane morto dopo essere stato speronato in scooter da un’auto, ha rilasciato un’intervista a Tgcom24. Alla domanda “c’è qualcosa che non ha fatto in tempo a dire a Luca?”, l’uomo risponde, trattenendo le lacrime: “Ci sarebbero tante cose, ma lui non c’è più”.

Dopo circa 30 ore di agonia, come riporta il Corriere della Sera, è morto anche Matteo Ferrari in seguito al tamponamento dopo una lite in discoteca. I genitori del 18enne di Bergamo diplomato un mese fa hanno autorizzato il prelievo degli organi. Intanto, l’autista è in cella per omicidio volontario.

Sabato notte Matteo Ferrari si trovava sulla Vespa guidata dall’amico Luca Carissimi, 21 anni, dopo aver trascorso la serata al Setai di Orio al Serio. Il motorino, intorno alle 4, era stato speronato dalla Mini Cooper guidata da Matteo Scapin, 33enne di Curno, arrestato per omicidio volontario.

La tragedia sarebbe nata da un futile motivo, dopo che Luca Carissimi avrebbe fatto un apprezzamento alla fidanzata di Scapin. Il primo battibecco sarebbe stato fermato dagli addetti alla sicurezza del locale, poi proseguito all’esterno con un nuovo intervento degli uomini della sicurezza.

Matteo Scapin avrebbe speronato con violenza i due ragazzi e Carissimi è morto poco dopo. Matteo Ferrari, invece, ha lottato tra la vita e la morte per una giornata intera, ma ai genitori era stato comunicato il coma irreversibile già nella giornata di domenica e il decesso è avvenuto alle 9.15 di lunedì mattina.

Chi è Matteo Scapin

Matteo Scapin, 33 anni, non ha mai avuto un problema con la giustizia, come riporta il Corriere della Sera. Lavora in famiglia, insieme alla madre Cristina Cordani, nell’azienda ereditata dal nonno materno che commercia materiale termico ed elettrico. La madre ha affidato la difesa a uno dei principali studi legali di Bergamo, con gli avvocati Tropea e Marinelli.

Fonte foto: Ansa