Siccità, ghiacciaio italiano si ritira: spuntano resti di un uomo. Chi è e cosa è successo
Il ghiacciaio dell'Adamello ha riportato alla luce i resti di un uomo, rinvenuti a circa 3.100 metri di quota, in località Crozzon di Lares
Il ghiacciaio dell’Adamello ha restituito i resti di un uomo. Il ritrovamento è avvenuto a circa 3.100 metri di quota, in località Crozzon di Lares, nella provincia di Trento.
A chi appartengono i resti ritrovati sull’Adamello
Come riporta ‘La Repubblica’, i resti umani appartengono a un soldato austro-ungarico, deceduto durante la Prima Guerra Mondiale.
A recuperarne le ossa, la divisa in brandelli e gli equipaggiamenti (ancora in buona parte integri) sono stati i Carabinieri della stazione di Carisolo assieme ai militari del soccorso alpino di Madonna di Campiglio, alla presenza del personale della Sovrintendenza dei beni archeologici e con il supporto del nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento.
Il corpo è stato ricomposto al cimitero di Trento, dove sono previste le analisi di rito finalizzate a tentare di identificare il milite al momento ancora ignoto. Sul luogo del ritrovamento non sono stati rinvenuti oggetti che possano aiutare le autorità a dare un nome al soldato.
Il precedente sul Crozzon di Lares
Non capita così di rado di rinvenire i resti di soldati caduti durante la Grande Guerra. Anzi, negli ultimi anni, il ritiro dei ghiacciai ha reso tutto ciò sempre più frequente.
Proprio sul Crozzon di Lares, nel 2020, due alpinisti trovarono i resti di un altro militare. Nello stesso anno, i resti di un altro soldato sono stati trovati sul Cornicciolo della Presenza.
Una recente veduta del ghiacciaio Adamello.
Il corpo mummificato trovato in Svizzera
Lo scorso 26 luglio, sul ghiacciaio Stockji in Svizzera, non lontano dal Cervino, è stato trovato il corpo mummificato di un uomo. Ora, come riporta ‘Il Messaggero’, quel corpo mummificato ha finalmente un nome: i test del dna, infatti, hanno rivelato che si tratta di un alpinista tedesco che risultava disperso dal 1990.
In base a quanto ricostruito, l’uomo, che all’epoca aveva 27 anni, nell’agosto del 1990 aveva l’intenzione di partire da Chamonix per raggiungere Domodossola passando attraverso le Alpi del Vallese. Il 27enne, però, non arrivò mai a destinazione.
Il suo corpo mummificato è stato ritrovato da due alpinisti francesi che erano intenti a percorrere l’Haute Route, l’itinerario alpinistico che collega Chamonix (in Francia) con Zermatt (in Svizzera).