Scoperto il luogo in cui è stato sepolto Platone grazie al papiro di Ercolano dedicato al filosofo greco
Dove è stato sepolto Platone? La domanda trova finalmente risposta in un papiro carbonizzato nel 79 d.C. Ecco dov'è la tomba del filosofo greco
Una nuova scoperta del progetto GreekSchools ha risposto a una domanda che non aveva ancora risposta: dove è stato sepolto Platone. Secondo l’indizio, colto in un papiro carbonizzato, il filosofo greco è stato sepolto in un giardino dell’Academia ad Atene. Le parole che confermano la notizia sono state estrapolate grazie a innovazioni tecnologiche e metodologiche di studio, che hanno permesso il riconoscimento di oltre mille parole (30% del testo) del papiro andato a fuoco a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
La tomba del filosofo greco Platone
Il progetto GreekSchools (capace di nuove scoperte archeologiche oltre quella di Paestum), grazie a tecniche come imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digitale e altri, è riuscito a scoprire la posizione della tomba di Platone. L’indizio si trova all’interno di un papiro ercolanese andato perduto, cioè carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C, che contiene la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.).
Secondo le nuove indagini (come quelle che hanno fatto emergere nuovi resti nella Valle dei Templi), dalle quali è emerso molto più che il luogo di sepoltura, si è scoperta la locazione della tomba che presumibilmente dovrebbe essere in un guardino a lui riservato dell’Academia ad Atene, in una zona destinata agli appartenenti alla scuola platonica.
Vista su Ercolano
Altre scoperte su Platone
Grazie all’aumento del testo estratto dal papiro (30% rispetto alla precedente edizione del 1991) è stato possibile scoprire che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C. o nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Fino a questo momento si credeva che l’anno fosse il 387 a.C, durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio Platone critica le capacità musicali e ritmiche di una musicista originaria della Tracia.
Nei testi si legge anche della sua ultima notte, ma non solo. Forniscono un nuovo sguardo sulla corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Infine si trova il nome di Filone di Larissa, corretto in ‘Filione’.
Il progetto GreekSchools
Il progetto GreekSchools è una ricerca presentata alla Biblioteca “Vittorio Emanuele III” di Napoli che ha ricevuto finanziamenti dal Consiglio Europeo della Ricerca. Grazie a 2.498.356 euro, nel 2021 è iniziato l’esame dei papiri. Gli studi proseguiranno per 5 anni, ma sono emersi già dei dati importanti.
A coordinare la ricerca è Graziano Ranocchia, dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (ILC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli dove era conservato il papiro.