Schlein attacca La Russa per la frase sul figlio accusato di stupro: "Disgustoso colpevolizzare una donna"
La Russa ha difeso il figlio Leonardo dalle accuse di stupro, Elly Schlein non ci sta: "Digustoso, non può fare vittimizzazione secondaria"
Non usa mezzi termini Elly Schlein, dal palco di Enna, per commentare le considerazioni a caldo di Ignazio La Russa sul figlio Leonardo Apache. Il figlio del presidente del Senato, ricordiamo, è accusato di stupro. La segretaria del Partito Democratico ha definito “disgustoso” l’atteggiamento di La Russa, e ha colto l’occasione per sviscerare i motivi per cui molte donne non denunciano i loro aguzzini.
- Elly Schlein attacca Ignazio La Russa
- La Russa difende il figlio
- Ignazio La Russa chiarisce: "Sono stato frainteso"
- L'accusa contro il figlio Leonardo Apache
Elly Schlein attacca Ignazio La Russa
Come detto in apertura, Elly Schlein si trova a Enna per un incontro sull’autonomia, o meglio sul progetto dell’autonomia differenziata presentato da Roberto Calderoli.
La giornata del 7 luglio 2023 è arroventata dalle notizie sulle accuse di violenza sessuale nei confronti di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato.
Durante l’incontro a Enna sull’autonomia differenziata, Elly Schlein ha attaccato Ignazio La Russa per il suo discorso in favore del figlio accusato di stupro: “Disgustoso”
Contro il presidente del Senato, Elly Schlein ha rivolto queste parole: “Trovo disgustoso che il Presidente del Senato colpevolizzi una donna che denuncia una violenza”.
Ancora: “Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull’eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso“.
Infine: “Il presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano”.
La Russa difende il figlio
In una nota, Ignazio La Russa ha sostanzialmente difeso la posizione del figlio.
Il presidente del Senato, in prima battuta, solleva dei dubbi su “una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore” e ricorda che la ragazza “per sua stessa ammissione aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio”.
Leonardo Apache, inoltre, “non ha mai consumato in vita sua” della cocaina. Ignazio La Russia ha inoltre raccontato che all’indomani mattina dei presunti fatti, sia lui che la moglie avrebbero incontrato la ragazza che “appariva assolutamente tranquilla”.
Ignazio La Russa chiarisce: “Sono stato frainteso”
Nel primo pomeriggio del 7 luglio 2023 Ignazio La Russa ha chiarito la sua posizione in una nuova nota, specialmente dopo le polemiche esplose a seguito delle sue dichiarazioni.
Il presidente del Senato dichiara: “Mi dispiace essere frainteso”, e specifica di non aver accusato nessuno, “tanto meno la ragazza”. Quindi: “Da padre, dopo averlo a lungo sentito, credo a mio figlio“. Per questo motivo spera che gli inquirenti “facciano chiarezza il più celermente possibile”.
L’accusa contro il figlio Leonardo Apache
La notizia è stata pubblicata dal ‘Corriere della sera’ il 7 luglio. La ragazza ha raccontato che i fatti risalirebbero al 18 maggio 2023, quando insieme ad un’amica si trovava in una discoteca di Milano.
La giovane avrebbe bevuto un drink per poi svegliarsi alle 12 del giorno dopo, il 19 maggio, sullo stesso letto di Leonardo La Russa e senza vestiti. Il figlio del senatore le avrebbe spiegato che i due avrebbero avuto un rapporto sessuale mentre lei stessa si trovava sotto l’effetto di stupefacendi, ma quest’ultima non aveva ricordi.
Ancora, Leonardo le avrebbe raccontato che nella stessa notte un amico di lui, in un’altra stanza, avrebbe consumato rapporti con lei. “Intorno alle 12.30 Ignazio la Russa si affacciò alla camera vedendomi nel letto. Se ne andò via”, ha riferito la ragazza per spiegare in che modo si sarebbe accorta di trovarsi in casa del presidente del Senato.
Una volta lasciata la casa, la ragazza si sarebbe fatta visitare presso la clinica del Mangiagalli. A sostenere l’accusa di stupro è il suo avvocato Stefano Benvenuto.
Intervenuto ai microfoni di ‘Repubblica’, il legale ha dichiarato: “Il rapporto non è stato consenziente”.