Sacerdote accusato di abusi sessuali a Manfredonia in provincia di Foggia. L'Arcidiocesi: "Approfondiremo"
Scioccanti rivelazioni di presunti abusi sessuali da parte di un sacerdote a Manfredonia. Le reazioni dell'Arcidiocesi e le indagini
Scandalo nell’Arcidiocesi di Manfredonia, in provincia di Foggia, dove un recente articolo ha denunciato presunti abusi sessuali perpetrati da un sacerdote su un giovane, scuotendo profondamente la comunità. Il racconto ha destato sconcerto e disorientamento: la notizia, emersa il 25 agosto, ha suscitato una reazione diretta dall’arcivescovo monsignor Franco Moscone, che ha sottolineato la necessità di un accurato approfondimento della questione.
- La testimonianza
- La cena dal sacerdote
- Il commento dell'arcivescovo
- Cosa prevede il diritto canonico
La testimonianza
Il caso è stato raccontato su StatoQuotidiano.it, in un articolo a cura di Giuseppe de Filippo. La testimonianza giunge da un uomo trentenne, ora residente in Inghilterra ma originario di Manfredonia, che aveva mantenuto legami con i sacerdoti locali, incluso l’accusato.
Circa due anni fa, si narra che i due si fossero incontrati e di aver concordato di condividere un caffè al ritorno del giovane in città durante l’estate.
La presunta vittima è originaria di Manfredonia ma risiede in Inghilterra. Gli abusi sessuali si sarebbero consumati al ritorno in città per le vacanze estive
L’incontro avvenne, come previsto. Dopo un aperitivo, il sacerdote lo invitò a casa sua per cena. Quello che accadde dopo fu sorprendente e allarmante.
La cena dal sacerdote
Il racconto della vittima descrive un’atmosfera strana: “Dopo aver mangiato carne arrostita e bevuto vino rosso (lui ne ha bevuto parecchio, ma non è una giustificazione per quello che ha fatto) mi chiese di fare sesso con lui”:
“Io ero uscito subito fuori il balcone per fumare una sigaretta” prosegue nel racconto “ma lui mi seguì fuori richiedendomi di fare sesso e ha cominciato a toccarmi e a palparmi le mie parti intime”. In preda allo spavento, il giovane fuggì, ma la paura lo trattenne dal denunciare il fatto.
Il commento dell’arcivescovo
L’arcivescovo Moscone ha commentato la vicenda. “Si tratta di una notizia che richiede necessariamente un approfondimento serio ed accurato” ha detto Moscone.
“Pertanto l’Arcidiocesi intraprenderà quanto previsto dalla normativa canonica. Ciò, al fine di appurare la verità dei fatti e di garantire la giustizia nei confronti delle persone coinvolte”.
Cosa prevede il diritto canonico
Nel contesto di casi simili, la normativa canonica richiede un’indagine preliminare. L’arcivescovo ha aggiunto: “La Chiesa di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo resta vicina a chi è stato coinvolto e ha subito ferite in questa vicenda. Tutti siamo invitati alla preghiera affinché porti frutti di conversione”.”
Di recente, un caso che tocca da vicino la Chiesa si è verificato a Gela, dove la Procura ha richiesto il giudizio per un catechista accusato di atti sessuali su minorenne. L’uomo, figura prominente nella parrocchia, è stato indagato in seguito alle testimonianze del minore coinvolto, che ha rivelato abusi subiti per sei anni a partire dall’età di dodici anni.
Alcuni mesi prima, invece, è giunta la notizia della condanna per stalking comminata a un prete anziano appartenente al clero de L’Aquila, ma residente a Cassino. L’uomo dovrà scontare 1 anno e 10 mesi per stalking nei confronti di un giovane di 29 anni conosciuto attraverso un’associazione religiosa.