Prete condannato per stalking ai danni di un 29enne: 1 anno e 10 mesi con percorso di recupero
Un prete de l'Aquila è stato condannato per lo stalking durato 3 anni ai danni di un giovane che aveva deciso di lasciare un'associazione religiosa
Un anziano prete del clero de L’Aquila, ma residente a Cassino, è stato condannato per stalking ai danni di un ragazzo di 29 anni. I due si conoscevano da tempo, essendosi visti diverse volte nell’ambito delle attività di un’associazione religiosa. La decisione del giovane di ritirarsi dalle attività ha suscitato la collera del prete.
- Sacerdote condannato per stalking
- Anche i familiari del giovane vittime del prete
- Prete condannato con rito abbreviato
Sacerdote condannato per stalking
Il sacerdote 65enne è stato condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione, con pena sospesa.
L’uomo dovrà anche seguire un percorso di recupero in una struttura specializzata nella cura dei disturbi ossessivi.
Condannato a 10 mesi anche un collaboratore del prete, anche lui con pena sospesa. Assolto invece un terzo soggetto.
I fatti risalgono al 2020. Il giovane vittima di stalking faceva parte da lungo tempo dell’associazione religiosa frequentata dallo stesso prelato.
Un giorno il ragazzo ha preso la decisione di andarsene, ma il prete si è opposto invitandolo a riconsiderare la scelta. Il prete ha dunque tentato in ogni modo, e inutilmente, di far cambiare idea al giovane che è però stato irremovibile.
Fonte foto: 123RF
Dopo l’addio è partita l’azione di stalking ai danni del giovane: messaggi via WhatsApp con offese inviati da numeri sconosciuti, lettere anonime cariche di parolacce e minacce, telefonate continue anche in piena notte.
Anche i familiari del giovane vittime del prete
Anche i familiari del giovane sono stati coinvolti negli atteggiamenti persecutori del prete.
Ai danni del ragazzo anche episodi di bullismo messo in atto per rinfacciargli il suo essere nato da una relazione extraconiugale.
Secondo la procura di Cassino il prete aveva anche installato delle telecamere di sorveglianza fuori dal posto di lavoro della vittima per spiarne i movimenti.
Telecamere sulle quali, per non destare sospetti, erano impresse le insegne della Polizia di Stato.
Prete condannato con rito abbreviato
La persecuzione è andata avanti per tre anni e si è conclusa martedì 9 aprile con la condanna al termine dell’udienza con rito abbreviato.
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