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Rischio salmonella nel salame, lotto ritirato dai supermercati Eurospin: richiamo del ministero della Salute

Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo dai supermercati del salame per rischio microbiologico, invitando i consumatori a riportarlo al punto vendita

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Possibile presenza di salmonella in un salame commercializzato dalla catena Eurospin. Il ministero della Salute ha disposto il ritiro dagli scaffali dei supermercati di un lotto di salame Milano a marchio “La bottega del gusto” per rischio microbiologico.

Il richiamo

Il salume è identificato con il numero di lotto “L22D259”, prodotto dall’azienda “E. Ga. S.r.l.” con sede nello stabilimento di via Palmiro Togliatti, 8, Melzo MI. La confezione da 350 grammi riporta la scadenza del 17-01-2023.

Il dicastero della Sanità raccomanda a scopo precauzionale ai clienti che avessero acquistato il salame corrispondente a questo lotto di non consumarlo e riportarlo al punto vendita.

Il richiamo arriva a poche ore dal ritiro di un altro salame, disposto dal ministero della Salute sempre per il rischio di salmonellosi: si tratta del prodotto “Salame Milano”, in confezione da 350 grammi, del marchio “Il Tagliere del Re”, commercializzato in Italia nei punti vendita di Aldi S.r.l.

Cos’è la salmonellosi

Con il termine salmonella si identifica un genere di batteri presente in natura in oltre 2mila varianti, responsabile della maggior parte delle infezioni contratte attraverso il cibo. La malattia associata alla trasmissione di questo agente patogeno, come spiegato dal Ministero della Salute, è la salmonellosi, una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.

I principali mezzi di contagio sono i prodotti di origine avicola, uova e derivati, carni crude o poco cotte, latte e formaggi freschi o non pastorizzati.

Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.

I sintomi della salmonellosi

La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.

Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon). Altri sintomi più comuni sono diarrea, vomito, febbre e crampi addominali e possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, per una durata di circa 4-7 giorni.

Soggetti a rischio sono:

  • anziani;
  • bambini;
  • donne in gravidanza;
  • individui affetti da anemia falciforme;
  • individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).

carrello-supermercato Fonte foto: ANSA
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