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Riaperture: i nodi da sciogliere su attività, zona gialla e pass

Il team di esperti che affianca il Governo dovrà esprimersi su linee guida precise per le riaperture previste dal Governo per il 26 aprile

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Comitato tecnico scientifico si riunisce martedì 20 aprile per quella che potrebbe essere la più importante riunione dopo i tagli voluti dal governo Draghi, quando l’équipe di esperti è passata da 26 a 11 membri. Al centro del vertice ci sono le riaperture del 26 aprile, che necessitano di linee guida chiare tanto per i cittadini quanto per i gestori che potranno finalmente ripartire dopo mesi di limitazioni alle proprie attività.

Le decisioni saranno poi inserite, dopo la mediazione con il mondo della politica, nel prossimo decreto dell’esecutivo, che riguarderà bar, ristoranti e locali con spazi all’aperto, regole sul distanziamento, la disinfezione degli ambienti e l’uso delle mascherine. Ne dà notizia Repubblica.

Riaperture, le decisioni da prendere sulla scuola

Non solo. Il Cts dovrà sciogliere anche il nodo della scuola, che dovrebbe tornare in presenza al 100% almeno nell’ultimo mese di didattica. Per questo dovranno essere fatte le opportune valutazioni sulla sicurezza delle mense, sul rientro dopo la positività, sui tamponi per i docenti e il resto del personale.

Il protocollo attuale prevede la possibilità di uscire di casa dopo 21 giorni dal primo tampone positivo anche in assenza di un nuovo test di conferma della negatività. Mentre per i lavoratori è necessario certificare di essere tornati in salute. Un doppio regime per professori e studenti che potrebbe creare problemi e su cui gli esperti sono tenuti a esprimersi.

Riaperture, le decisioni da prendere su trasporto e sport

Tra gli altri argomenti che riguardano le riaperture, riporta Repubblica, anche le linee guida per i mezzi pubblici e per gli sport da contatto, come il calcetto, il basket e il beach volley, che si preparano alla ripartenza.

Riaperture, come funzionerà il pass vaccinale e da quando

Ancora bisognerà stabilire il funzionamento del pass, necessario per muoversi tra regioni in zona gialla e in una seconda fase per partecipare a eventi o entrare all’interno di locali e attività specifiche, che comproverà l’avvenuta negativizzazione per chi ha già avuto il coronavirus nei precedenti 6 mesi, l’immunità per chi è stato vaccinato o il risultato di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore. Un protocollo che rischia di non essere pronto per il 26 aprile.

Sarà necessario decidere come sarà fatto il pass sanitario, chi lo rilascerà e chi ne potrà verificare l’attendibilità. In attesa di quello, è prevedibile che il giorno della riapertura dei confini territoriali sarà possibile spostarsi liberamente tra le regioni con un’autodichiarazione, come già avviene oggi per motivi di necessità, lavoro e salute.

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Le regioni che puntano alla zona gialla e le regole in arrivo Fonte foto: ANSA
Le regioni che puntano alla zona gialla e le regole in arrivo
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