Perché olio d'oliva, zucchero e patate costano così tanto al supermercato: quanto pesano i rincari sui prezzi
Dai trasporti ai prodotti alimentari, la classifica dei rincari dei prezzi stilata dall'Unione nazionale consumatori
Caro prezzi, continua la stangata. Dopo l’aumento dei prezzi di carburanti, voli e spiagge registrato a giugno e luglio, ad agosto sono lievitati ulteriormente i prezzi di numerosi prodotti e servizi, in particolare gli alimentari, dallo zucchero all’olio d’oliva, passando per patate e pomodori. Ecco quali cibi e servizi costano di più.
Estate di rincari
A fotografare la stangata sulle tasche degli italiani l’Unione nazionale consumatori, che sulla base dei dati Istat ha stilato la classifica dei rincari dei prezzi di prodotti e servizi, sia mensile che su base annua.
In cima alla lista degli aumenti del mese scorso, su base annua, ci sono soprattutto i prodotti alimentari, rincari che vanno ad incidere pesantemente sul carrello della spesa degli italiani. Su base mensile invece i rincari riguardano soprattutto i prezzi del trasporto marittimo e dei voli.
Quali cibi costano di più
In cima alla lista dei rincari di agosto stilata dall’Unc c’è lo zucchero, il cui prezzo è salito in un anno del 43,3%. Al secondo posto l’olio d’oliva, con un incremento del 37,1% rispetto all’agosto 2022.
A seguire le patate, che salgono del 25,9%, e i pomodori con +25,3%. Quindi riso, finocchi, carote, cipolle, aglio, asparagi e carciofi con +23,6% su base annua. Nella top ten anche albicocche, ciliegie e susine (+21,9%), cavoli (+20,5%) e arance (18,4%).
Nelle prime dieci posizioni dei rincari su base annua tutti prodotti alimentari, ad eccezioni dei voli nazionali (al settimo posto), i cui prezzi sono aumentati del 22% rispetto ad agosto 2022.
I prodotti alimentari dominano la classifica dei rincari dei prezzi su base annua
I rincari su base mensile
Per quanto riguarda i rincari dei prezzi su base mensile, ad agosto c’è stata una vera e propria stangata sul trasporto marittimo, salito del 27,1% rispetto al mese precedente. Al secondo posto i voli europei, in salita del 9,6%, seguiti dai supporti con registrazioni di suoni, immagini e video, +9,2%.
Seguono i pacchetti vacanza nazionali che costano il 7,6% in più, il gasolio per mezzi di trasporto (+7%), i voli intercontinentali (+6,6%) e il gasolio per riscaldamento (+6,4%). Chiudono la top ten l’olio di oliva, il primo prodotto alimentare (+5%) e la benzina (+4,3%).
“Il fatto che, nonostante la stagione termica sia lontana mesi, paghiamo il gasolio già il 6,4% su luglio, non fa presagire nulla di buono per il prossimo inverno”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori.
La classifica per città
L’Unione nazionale consumatori ha anche stilato una classifica delle città italiane con i maggiori rialzi per quanto riguarda servizi di alloggio, ristorazione e assicurazioni.
Per quanto riguarda i servizi di alloggio (hotel, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze e campeggi), la città con i rincari più alti è Olbia, +22,5% rispetto ad agosto 2022. Al secondo posto Roma, con un incremento annuo del 22%, quindi Brescia con +20,3%.
A seguire Firenze con +19,2%, poi Belluno (+18,8%), Palermo (+18,4%), Varese (+17,4%), Napoli e Brindisi (+17,3%), Milano (+17,2%). L’aumento medio nazionale dei servizi di alloggio è stato dell’11,2%.
Per quanto riguarda i servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie), l’aumento più consistente rispetto alla scorsa estate è stato registrato a Brindisi con un +14,4%. Al secondo posto c’è Viterbo (+14,1%), seguito da Benevento (+11,4%).
Seguono Cosenza (+9,3%), Olbia-Tempio (+8,8%), Messina (+8,6%), Massa-Carrara (+8,4%), Trieste (+8,2%), Belluno e Piacenza (+8,1%). L’aumento medio nazionale è del 5,8%.
Per le assicurazioni, i prezzi sono saliti in Itali del 3,5% negli ultimi 12 mesi. Il rincaro maggiore a Grosseto con un +26,3% su agosto 2022, al secondo posto Padova con +25,2% e al terzo Terni con +19,7%.
Seguono Udine (+18,5%), Gorizia (+13,2%), Venezia (+11,8%), Trento (10,9%), Ascoli Piceno (+9,9%), Novara (+9,8%) e Pistoia (+9,4%).