Paul Haggis e l'accusa di violenza sessuale, il regista torna libero: la teoria del complotto di Scientology
Paul Haggis, regista arrestato in Puglia con l'accusa di stupro, è tornato libero ed ha rotto il silenzio sul possibile complotto ai suoi danni
Poche settimane dopo l’arresto con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali aggravate, Paul Haggis è tornato libero. Il regista premio Oscar finito in manette in Puglia dopo essere stato accusato da una ragazza inglese che aveva trascorso alcuni giorni con lui, ora ha rotto il silenzio sull’intera vicenda.
- Paul Haggis scarcerato dopo l'accusa di stupro
- La versione del regista sull'accusa di stupro
- La teoria del complotto di Scientology
Paul Haggis scarcerato dopo l’accusa di stupro
La genesi della vicenda risale al 19 giugno 2022, giorno in cui è emersa la notizia dell’arresto di Paul Haggis, presente in Italia per partecipare alla kermesse Allora Fest. È stato accusato di aver abusato di una giovane donna per due giorni, per poi abbandonarla alle prime luci dell’alba nei pressi dell’aeroporto Popola Casale di Brindisi.
Dopo essere stata portata in ospedale, la donna ha fatto il nome del regista di Crash e dopo la denuncia è scattato un provvedimento di fermo nei suoi confronti. A pesare su Paul Haggis è anche il suo passato: non è la prima volta che il canadese viene accusato di violenza sessuale e sono almeno 4 le donne che hanno testimoniato contro di lui.
Paul Haggis e l’avvocato Michele Laforgia
Il giudice di Brindisi Wilma Gilli, tuttavia, dopo aver interrogato la donna in un incidente probatorio ha deciso di scarcerare Haggis per “assenza di violenza e costrizione”. Tornato libero, il regista ha detto la sua in un’intervista a Repubblica.
La versione del regista sull’accusa di stupro
La difesa dell’avvocato di Haggis, Michele Laforgia, punta tutto sul fatto che sia una “storia che ruota attorno al concetto di consenso“. Non ci sarebbero lesioni o segni di violenza, o manifestazione di dissenso a provare la violenza sessuale subita dalla giovane. Anche per questo, il regista si è detto sereno durante le due settimane passate ai domiciliari.
“Sapevo di non aver commesso alcun reato e ho sempre avuto fiducia nella giustizia” ha detto nell’intervista. Lo stesso, ha poi definito “devastante” l’accusa di violenza mossa nei suoi confronti e ammesso due errori. Il primo è stato “permettere a qualcuno che conoscevo appena di venire a trovarmi. È stata una stupidaggine“.
Il secondo errore, secondo Haggis, è avvenuto l’ultima mattina insieme alla ragazza, quando “è accaduto qualcosa che ho trovato particolarmente spiacevole e ho deciso di troncare questa situazione”. L’avrebbe quindi accompagnata in aeroporto ore prima del suo volo, “però non riesco ancora a capire cosa abbia portato a queste accuse false contro di me“.
La teoria del complotto di Scientology
Nell’intervista, il controverso cineasta ha parlato anche del suo rapporto con Scientology, organizzazione abbandonata nel 2009 e definita “profondamente corrotta”. Haggis ha raccontato la sua esperienza in un documentario e da qui sono nati alcuni sospetti che dietro alle varie accuse a suo carico possa esserci proprio Scientology.
“Non ho prove – ha ammesso Haggis, salvo aggiungere – Ma dopo quello che ho imparato da Scientology, so che sono capaci di qualsiasi cosa“. Se si parla contro di loro, sostiene, “useranno qualsiasi mezzo per distruggere la tua reputazione, carriera e famiglia”.
Quale che sia la verità sulle varie accuse e sospetti sul suo conto, la Procura italiana sembra decisa a non mollare il colpo ed ha annunciato il ricorso in appello contro la decisione di liberare Paul Haggis dai domiciliari.